Il candidato sindaco Calvaresi prosegue la sua serie di incontri
San Benedetto del Tronto | Il primo di quest'ultimi è stato con il quartiere Albula centro. Il secondo con l'associazione "Sentina".
Marco Calvaresi
Quartiere Albula Centro: Il Presidente Luciano Calabresi, in primis ha evidenziato l'alta popolosità del quartiere che si trova a confine con i quartieri "Marina" e "S.Antonio". Il primo problema evidenziato da Calabresi è quello della viabilità, per non parlare poi dei marciapiedi e delle incredibili buche in diverse vie centrali. Un problema che pone l'Amministrazione Comunale a continui esborsi economici per tamponare denunce degli stessi cittadini.
Attualmente - prosegue il Presidente - i maggiori sforzi questo Comune li concentra in via Mare e zone limitrofe, favorendo soltanto una parte dei sambenedettesi.Un buon ricordo dei sindaci del passato va a favore di Carlo Giorgini (molto vicino al popolo), Primo Gregori, Alberto Cameli e altri Amministratori che però nel corso degli anni del loro mandato hanno fatto sempre molto poco per lo sviluppo cittadino.
Una menzione invece va alla nostra "Associazione dei Bambini", costituita anni fa dal nostro quartiere che, proprio quest'anno, dal 28 maggio all' 8 giugno, organizza una serie di eventi rilevanti per valorizzare l'intero territorio, coinvolgendo tutte le scuole cittadine, in sinergia con diverse scuole dei Comuni limitrofi.
Associazione Sentina: Il consigliere dell'associazione sentina Cipolloni, ha sottolineato al candidato Sindaco del Nuovo Polo Sambenedettese Marco Calvaresi vari problemi che esistono da sempre perchè nonostante il primo cittadino sia della zona, tutto è rimasto come 10 anni fa!
Ci sarebbero zone con ampie potenzialità di sviluppo perchè è assente il verde apprezzato per creare un po' di vita sociale, un centro di aggregazione per gli anziani, vedi il Parco Eleonora al centro di Porto D'Ascoli, importante e molto fruibile per l'intero territorio.
Le vecchie vie sono carenti di parcheggi per i residenti, praticamente da sempre.
Per non parlare poi della zona "Oasi Naturalistica" dove è veramente problematico viverci, anche se, chi ci è nato e cresciuto difficilmente lascerà l'area. Pensare di sviluppare aree adiacenti è pura utopia perchè diventa problematico mettere d'accordo i vari Enti proprietari, pertanto se non cambierà qualcosa dalle radici assisteremo ad altri anni di immobilismo.
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07/04/2011
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