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Non c’è sviluppo senza cultura: due giorni al Forum delle Muse

Ancona | Oggi 8 e domani 9 aprile al teatro delle muse di Ancona, si terrà un forum che verterà sulla cultura, intesa come leva per lo sviluppo. Parteciperanno amministratori ed esponenti della cultura.

Il Teatro delle Muse

A un anno esatto dall'avvio della legislatura, la Regione sente di dover fare un bilancio del proprio lavoro, per ribadire i punti fermi e per riflettere sui principi ispiratori delle politiche regionali di settore. "Questo Forum sarà un momento di riflessione condivisa e di ascolto, in un periodo storico che, per molti aspetti sembra di eclissi di quelli che per noi e per le generazioni ancora più anziane sembravano valori assoluti e inattaccabili." ci ha comunicato l'assessore regionale alla Cultura Pietro Marcolini citando Carlo Bo.

La prima giornata, ricca di nomi e di eventi, si è aperta guardando alla regione ed è seguita con tematiche di più ampio respiro che hanno interessato i mercati e la cultura nazionale e internazionale.

Il primo ad intervenire è stato Pierluigi Sacco, professore ordinario di Economia della Cultura e presidente dell'Osservatorio Regionale della Cultura delle Marche con un seminario dal titolo Marche della cultura. Il professore, con una metodologia già sperimentata in altri contesti territoriali, ha attuato una lettura delle potenzialità e criticità regionali, fornendoci una visione nuova ed interessante sulla situazione attuale.

Dalla visione regionale si è poi passati a quella nazionale con l'intervento di Paolo Scalpellini direttore regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali che ha raccolto linee ed indirizzi dell'azione statale di settore, con un particolare riguardo al patrimonio culturale, e al suo fragile equilibrio tra ragioni di tutela e condizioni dello sviluppo.

Con l'intervento di Sergio Arzeni, direttore del Centro per l'Imprenditorialità, le PMI e lo Sviluppo Locale dell'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) a Parigi, l'orizzonte si allarga ancora. Non solo a livello territoriale, ma anche a livello culturale: la cultura è sempre più trasversale ed è un caposaldo della politica marchigiana.

"Ad Arzeni - dice Marcolini - chiederemo di aiutarci a cogliere il ruolo della cultura come leva di sviluppo, proprio in qualità di rappresentante di una organizzazione che ha allargato la sua azione verso obiettivi di integrazione e cooperazione economica e finanziaria tra i maggiori Paesi dell'Occidente. Una prospettiva internazionale fortemente legata all'analisi dello sviluppo complessivo dei territori".

A fine mattinata un dialogo-intervista di eccellenza. L'ospite è stato Jack Lang il ministro della cultura del governo Mitterand, e poi ministro per l'educazione, uno dei più autorevoli esperti di politica culturale che l'Europa abbia conosciuto.

Lang torna nelle Marche a distanza di sei anni e, per l'occasione, è stato intervistato da Luca de Biase, giornalista, attualmente caporedattore di Nòva24, supplemento del Sole 24 dedicato all'innovazione tecnologica.

Nel pomeriggio è seguita la tavola rotonda Quale futuro per la cultura nel nostro paese?, coordinata da Roberto Grossi, segretario generale di Federculture, la federazione nazionale che raggruppa aziende, Regioni, enti locali e soggetti pubblici e privati che gestiscono politiche e servizi legati alla cultura, al turismo e allo sport e che ogni anno redige un importante Rapporto.

La tavola rotonda ha messo a confronto voci di rilievo: quella di Marco Cammelli, professore ordinario di Diritto amministrativo ed esperto di diritto dei beni culturali; Marco Causi, studioso di economia pubblica, che si è occupato di finanza pubblica centrale e locale, infrastrutture e public utilities, divari regionali e politiche di sviluppo territoriale, economia della cultura, e Innocenzo Cipolletta, economista, dirigente d'azienda, pubblicista, commentatore economico di quotidiani, membro del CdA del Censis, della Fondazione Musica per Roma. A loro sono stati chiesti approfondimenti condotti con gli strumenti del diritto, dell'economia, tenendo conto delle importanti esperienze in settori connessi alla cultura.

Con Giuseppe Piccioni, Giampiero Solari e Massimo Ghini, l'attenzione è rivolta al mondo dello spettacolo. Piccioni famoso regista marchigiano è tra i fondatori della libreria del cinema di Roma e rappresenta le specificità e le potenzialità del mondo del cinema. Giampiero Solari, drammaturgo, regista teatrale e televisivo, autore televisivo, è stato assessore alla Cultura della Regione Marche dove ha avviato importanti progetti.

Massimo Ghini, noto attore, rappresenta il sindacato degli attori e le ragioni ha considerato le esigenze di un lavoro prezioso che ha bisogno di forme di attenzione e tutela.
Marco Morganti, infine, amministratore delegato di Banca Prossima del Gruppo Intesa ha approfondito le connessioni della cultura col mondo delle banche e della finanza.
E' intervenuto anche il presidente della Regione, Gian Mario Spacca, che, nel programma di legislatura, ha avuto un ruolo assolutamente strategico per la cultura e il turismo.

La giornata di domani sarà dedicata all'ascolto del territorio. Sono stati costituiti nove gruppi di lavoro per ambiti tematici, che si sono già insediati e hanno lavorato dal mese di marzo; i lavori, che sono stati ricchi di spunti e osservazioni hanno portato alla stesura di un documento di settore. Tutti i documenti, saranno presentati nella sessione plenaria, coordinata da Raimondo Orsetti, dirigente del Servizio Cultura, Turismo e Internazionalizzazione.

Seguirà uno spazio aperto agli interventi di quanti vorranno portare il loro contributo, prima delle conclusioni finali. Tutto il lavoro svolto confluirà in un documento di sintesi, un Manifesto per la difesa e la valorizzazione della cultura che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea e usato come strumento di promozione di un lavoro e di una politica che nasce da un'idea alta di cultura e di sviluppo.

08/04/2011





        
  



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