Amareggiati ma non piegati. Così si sentono i rappresentanti de "La Destra e Noi Centro" ormai definitivamente esclusi dalla corsa elettorale. Per questo l'11 maggio, proprio a ridosso dei "giorni della verità", l'ospite d'eccezione sarà l'On. Nello Musumeci, neo Sottosegretario al Lavoro. "Faremo sì che il Sottosegretario prenda atto della situazione. Ci appelleremo alla commissione di giustizia della camera per allargare i tempi. Se avessimo avuto più tempo ora le nostre liste sarebbero in corsa, e non è detto che le elezioni non si rifaranno, come accadde a Macerata un anno e mezzo fa." Ha asserito Andrea Tombolino, responsabile de "La destra", e presente oggi nella sede del Pdl (ex bar Marzonetti) insieme ad altri candidati pro Gabrielli.

Maria Amato, che si era candidata con la lista "Noi centro", ha asserito: "Hanno ingiustamente distrutto il nostro piccolo sogno, ma staremo con Bruno sempre e comunque!". Le fa eco Lucia Mosca, rappresentante de "La Destra": "E' un'ingiustizia! Noi riteniamo la lista regolare; il nostro errore era comunque sanabile." Subito dopo una ribattuta della Mosca a Gaspari, relativamente ai presunti 40000 euro spesi per il ricorso: "Sì abbiamo speso. Ma sono soldi nostri e sono soldi usati bene." Su questo punto lo stesso Gabrielli ha sentito il bisogno di chiarire: "Noi non abbiamo chiamato l'avv. Scoca. Si è proposto lui per l'amicizia che lo unisce al nostro legale Jacopo Bartolomei. E comunque i soldi sono di derivazione privata."

Fabrizio Pagani ha poi ricordato che l'On. Storace, già ospite della nostra città, sarà presente di nuovo l'8 maggio alle ore 18 davanti al Florian, per una destra presente e attiva anche in mezzo alla gente. "Noi non molleremo" ha confermato Pagani, poi ha polemizzato: "Ho saputo di rappresentanti del Fli che hanno brindato per l'uscita dai giochi delle nostre liste. E' vergognoso. E si ricordino che brinda bene chi brinda ultimo."

A chiudere la conferenza è stato il candidato sindaco Bruno Gabrielli, che, dopo aver annunciato l'arrivo dei ministri La Russa, Lupi e Carfagna (il 4, il 5 e il 7 maggio), ha confermato la grande compattezza della propria coalizione. "Non ci sono più due liste, ma ci restano uomini e donne con idee e progetti. Andremo avanti, la bontà di una coalizione non si misura dal numero delle liste."
Insomma, the show must go on, con o senza le La Destra e Noi Centro. Oppure, come più "italianamente" recita il manifesto delle liste escluse (affisso nella sede del Pdl) "Ce ne freghiamo, noi votiamo Bruno Gabrielli!"