«Legalità miglior modo per onorare Falcone»
San Benedetto del Tronto | Il sindaco di San Benedetto Giovanni Gaspari ricorda il magistrato ucciso il 23 maggio 1992.
di Giovanni Gaspari*
Rutelli a San Benedetto con Gaspari
Quei fatti scossero la Sicilia e l'Italia intera, ci fu una forte reazione da parte dello Stato, ma i cerchi concentrici della memoria, che partono da un fatto e si allontanano nel tempo, rischiano di attenuare proprio la consapevolezza di noi tutti sull'importanza della legalità, tanto nella lotta contro le organizzazioni criminali, quanto nei comportamenti quotidiani di ognuno. E i due aspetti non sono così distanti come può sembrare, se guardiamo alle cronache dei nostri giorni, che parlano di infiltrazioni e di una sostanziale "accettazione" di certi sistemi in alcune zone d'Italia fin lì non interessate da questi fenomeni.
Dal 1992 ad oggi abbiamo provato soddisfazione per importanti arresti, da quello di Totò Riina, che seguì i due attentati a Falcone e Borsellino, a quello più recente di Bernardo Provenzano, a vari altri. Ma naturalmente si tratta di una lotta quasi senza fine, che non riguarda soltanto un'entità generica denominata "stato", ma ognuno di noi che ne siamo parte. Le organizzazioni criminali si installano infatti in regioni vicine o lontane a quelle della loro origine storica, ed impedire tale proliferazione è compito di tutti, dalla politica all'imprenditoria, dalle forze dell'ordine a tutti i cittadini.
Borsellino e Falcone conoscevano profondamente il fenomeno mafioso ed hanno lottato con grande efficacia per cercare di sconfiggerlo. È lungo l'elenco dei servitori dello Stato caduti vittima della vendetta delle organizzazioni criminali. Ma quello che è importante è la consapevolezza collettiva, e il rispetto della legalità. I due magistrati non sono fuggiti dal loro dovere e oggi resta il ricordo commosso e riconoscente di due "eroi". Il loro esempio rappresenti un valore per tutti: quello del proprio lavoro ben fatto, del proprio dovere svolto al meglio giorno per giorno. Nessuno pensi che la legalità riguardi gli "altri" o le "istituzioni", come se vivessimo sotto un ombrello, piuttosto che all'interno di una comunità, in cui il benessere di tutti è la somma dei comportamenti di ognuno».
* Sindaco di San Benedetto
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23/05/2011
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