Un lutto che molti, a partire dai familiari, avrebbero voluto rimandare il più possibile quello che ha colpito di recente il "paese delle pajarole". É scomparsa nei giorni scorsi Teresa Macci in Gaetani, dai più affettuosamente chiamata "Sinetta". Il nomignolo, dalle origini incerte, dovrebbe derivare da santa Teresina (santa Teresa del Bambin Gesù). Nata nel lontano 1909, la nonnina avrebbe compiuto 102 anni il prossimo 4 ottobre. Dalla tempra d'acciaio, il suo fisico non ha retto a un'ennesima ischemia cerebrale. Donna stimata dall'intera comunità acquavivana, aveva festeggiato, per la gioia di amici e parenti, il suo primo secolo di vita nel 2009, nel corso di una cerimonia alla quale avevano preso parte le autorità civili e religiose della "Città della Fortezza".

Parecchi i compaesani che hanno voluto renderle l'estremo saluto, partecipando al rito funebre, che, presieduto dal parroco don Alfredo Rosati, ha avuto luogo presso una gremita chiesa san Nicolò. Elisir di lunga vita dell'ex ricamatrice, assai apprezzata per i sapienti lavori all'uncinetto e al telaio, la recita quotidiana del santo Rosario e la partecipazione giornaliera all'Eucarestia, che non mancava mai di viver ogni mattino puntualmente alle ore 7.00 presso il locale convento dei Frati Agostiniani Scalzi intitolato a san Lorenzo martire.

L'amata Teresa non trascurava nemmeno il Salterio, che riusciva, a dispetto delle tantissime primavere, a leggere addirittura senza occhiali. Nonna Sinetta ha lasciato un grande vuoto in paese, specie fra i suoi cari. A lei l'augurio di poter contemplare in eterno il volto di Colui che ha adorato per l'intero suo pellegrinaggio terreno.