Il Presidente Confindutria Ascoli Piceno Bucciarelli, con il Segretario CIGL Ascoli Piceno Collina, il Segretario CILS Cifani e il Segretario UIL Pacetti, hanno indirizzato una lettera al Ministro dello Sviluppo Economico Romani, con l'intento di segnalare l'emergenza che sta attraversando il settore industriale del Piceno, richiedendo interventi urgenti e incisivi da parte di tutte le istituzioni. La paura è che "la crisi degli ultimi anni, sta avendo ripercussioni su tutto il territorio e c'è il rischio che si possano innescare pericolose tensione sociali con la imminente fine degli ammortizzatori sociali" si legge nella missiva. Si aggiunga la competitività con il territorio abbruzzese che fa parte del Piano Nazionale per il Sud, tutto ciò fa del Piceno un territorio di frontiera "ad elevata crisi".

Il pericolo concreto denunciato dagli amittenti è che "in assenza di correttivi si potrebbro verificare delocalizzazioni nei territori confinanti generando un duplice costo per lo Stato". Al fine quindi di creare nuovi investimenti, si richiede il perfezionamento della procedura per il riconoscimento del Piceno come "area in situazione di crisi complessa", come da obiettivo del Protocollo sottoscritto nel 2008 presso lo stesso Ministero "Per il rilancio produttivo e occupazionale della Valle del Tronto Piceno e della Val Vibrata". La richiesta di Confindustria per tanto è di convocare al più presto una riunione a Roma tra soggetti istituzionali e parti economico-sociali interessate.