L'acqua irrigua la paga chi la consuma
Ascoli Piceno | UGL scrive al Corsorzio Binofica Aso-Tenna-Tronto
In data 8 settembre la UGL ha inviato la seguente lettera al Direttore Generale del Consorzio Bonifica ASO-TENNA-TRONTO
“Si è costituito un Comitato in rappresentanza di numerosi agricoltori, rientranti nel perimetro dell’ex Consorzio Bonifica del Tronto, con l’obiettivo della ridefinizione e l’eventuale azzeramento del contributo irriguo. Gli agricoltori partecipanti al Comitato hanno terreni in collina con destinazione di seminazione incongruente con il bisogno di acqua e non utilizzano l’acqua irrigua del Consorzio; oltre tutto molti hanno anche terreni situati in zona con oltre il 25% di pendenza. Pertanto sono oggettivamente invasi da oneri finanziari aggiuntivi, per dover pagare un servizio non utilizzato, né utilizzabile, e soprattutto in questo particolare momento di drammatica caduta di redditi agricoli, risultano non più sostenibili. Gli agricoltori ritengono innanzitutto che la risorsa irrigua vada pagata in maniera proporzionale al suo consumo, utilizzando lo strumento obiettivo dei contatori; né ritengono che gli oneri fissi per ettaro per coloro che non utilizzano in alcuna maniera l’acqua, ed hanno le bocchette chiuse, siano conformi ai principi di una trasparente pretesa impositiva. Per tali motivi siamo a chiedere un incontro per approfondire questa annosa questione, prima di operare scelte decisive.”
"A tutt’oggi non c’è stato alcun riscontro. Il Consorzio di Bonifica non ha battuto ciglio, abbiamo trovato un silenzio assordante" comunica la Segreteria UGL, "nel frattempo il Comitato è diventato più numeroso; tanti agricoltori che non la mandavano proprio giù di dover pagare un oneroso servizio per l’acqua che non consumano, si sono uniti al primo nucleo del Comitato per dare un fattivo contributo a sciogliere finalmente questa assurda ed ingiusta imposizione. Il motto è diventato: l’acqua irrigua la paga chi la consuma. Al Consorzio di Bonifica ASO-TENNA-TRONTO noi consigliamo di scendere dal piedistallo e venire a discutere. E’ inimmaginabile ed insensato che questo “carrozzone” sempre più inutile continui a dettare le sue regole fuori dai presupposti di una corretta trasparenza: servizio reso, contributo richiesto".
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22/09/2011
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