Gaspari scende di nuovo in campo e non le manda a dire a nessuno. Il primo a cui risponde è l'assessore regionale Antonio Canzian, il quale nel suo precedente intervento aveva accusato il primo cittadino di essersi svegliato dopo 6 anni di silenzio e di stare mettendo la città contro "tutti".

Ma a quanto pare è proprio il contrario, vista la solidarietà ricevuta da Gabrielli. Il sindaco Gaspari replica: " Io non stò mettendo la città contro nessuno, tutto il consiglio su questo argomento è unito politicamente e amministrativamente, quindi Canzian può dormire sogni tranquilli. Quello che vogliamo evitare è di diventare una colonizzazione della provincia, visti i dati OGGETTIVI che il nostro ospedale può e mette sul tavolo.

La nostra città è matura, il fatto che la delega sia andata ad Ascoli, non significa che noi dobbiamo essere ignorati, visto i dati incontroversibili che possiamo presentare. Noi abbiamo accettato senza eccessive polemiche che la direzione dell'Area vasta andasse ad Ascoli, non vogliamo avere tutto e per forza, vogliamo solo avere il ruolo che la città MERITA."

Gaspari poi torna sull'elenco fatto sulle "concessioni" della regione a San Benedetto: " Questo elenco non fa onore a chi lo crea (Canzian e Donati), perchè vanno a come dimostrare che le cose fatte qui siano come dei regali. I numeri sono niente se non rapportati a qualcosa".

Il sindaco fa capire chiaramente che a lui interessano i fatti, e ritorna sull'esempio di Urbino per far capire cosa significa la parità di trattamento: " Se a Urbino, ci vogliono 10 anni per sostituire un primario, io sono disposto ad aspettarli. Ma se loro aspettano 3 mesi, per quale motivo io devo aspettare 3 anni?(o forse più visto che i primari ancora non ci sono). Noi vogliamo pari dignità!".

Ma la polemica non si ferma qui, il sindaco Gaspari prosegue parlando della nuova legge Finanziaria la quale permette ai comuni turistici di tenere i negozi aperti anche nei giorni festivi, varata dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. Dove stà il problema? Semplice, è la regione che deve fare l'elenco delle città turistiche.

"Oggi 27 ottobre - dice il sindaco Gaspari - io ancora non sò se San Benedetto è un comune turistico, perchè la regione non me lo dice. E' ovvio che la nostra città sia un comune turistico, eppure io sono costretto a fare l'elenco delle deroghe per gli esercizi entro il 31 e lo devo fare senza saperlo".

Infine il sindaco lancia un ulteriore frecciatina, "in Abruzzo l'elenco già è stato fatto". Per gli esercizi interessati, in attesa di sapere se siamo un comune turistico, le 26 domeniche di deroga "standard" saranno cosi distribuite: 5 a gennaio, 4 a febbraio, 5 a luglio, 4 ad agosto, 6 a dicembre e 2 ad aprile.