Il mancato o ritardato adempimento prevede, ai sensi dell'articolo 2630 del codice civile, con una sanzione amministrativa da 206 a 2065 euro. Questo obbligo è già vigente per le nuove imprese, costituite in forma societaria dopo il 29 novembre 2008, nell'ottica della semplificazione della pubblica amministrazione.

Non sono, invece, al momento soggette ad un tale obbligo le imprese individuali, pur se è comunque opportuno che tutte le attività si dotino nel tempo, di una propria PEC. La domanda di iscrizione della PEC va presentata mediante la "Comunicazione Unica" ed è esente da bolli e da diritti. Con l'occasione ricordiamo altresì che le comunicazioni, tra i soggetti tenuti alla pubblicizzazione della propria casella PEC (pubbliche amministrazioni, professionisti ed imprese in forma societaria) possono essere inviate attraverso la Posta Elettronica Certificata, senza che il destinatario debba dichiarare la propria disponibilità in tal senso.

Non basta, quindi, munirsi di PEC e comunicarla al Registro Imprese ma occorre anche un costante monitoraggio della propria casella. Per favorire le imprese associate, tenute ad un tale adempimento, ma anche e soprattutto per sensibilizzarle tutte ad avvalersi di questo moderno sistema elettronico di comunicazione, equiparabile alle raccomandate, la Confcommercio ha definito con TelecomItalia un canale preferenziale per, per le stesse imprese, che prevede per quanti attiveranno una Pec, entro il 31 gennaio 2012, per almeno una annualità, la gratuità per i primi 6 mesi ed il costo di un euro (iva esclusa) per i mesi successivi.

Le imprese associate che non avessero ancora una propria PEC sono invitate a richiedercela contattando, gli uffici centrali Confcommercio di Ascoli Piceno (tel 0736 258461), anche via e-mail, rispondendo a questo messaggio, ovvero all'indirizzo ascolipiceno@confcommercio.it.