Il gruppo consigliare del PD con in testa l'On. Luciano Agostini presenterà ai Ministeri dell'Ambiente, delle Attività Produttive e della Salute un'Interrogazione destinata a chiarire i punti oscuri che aleggiano intorno al deposito di stoccaggio del gas previsto nel quartiere Agraria, contro cui è insorta la città di San Benedetto. "Oltre alle posizioni della Regione e degli enti locali, che crediamo sia il caso di coinvolgere con pareri più vincolanti, chiediamo di interpellare un Istituto di ricerca scientificamente attendibile per conoscere, senza margini di errore, l'impatto e i rischi collegati alla costruzione e alla gestione dell'impianto", spiega Agostini.

Le determinanti della richiesta del PD riguardano l'impatto ambientale, i rischi per la salute e i probabili danni per lo sviluppo economico - considerando la vocazione marcatamente turistica dell'economia sambenedettese. "La salute dei cittadini non è merce di scambio", continua Loredana Emili citando il Sindaco Gaspari, e spiegando che gli eventuali utili dell'impianto che il Ministero potrebbe decidere di reinvestire in città, non sono considerabili una "compensazione sul rischio" ma un "contributo all'ospitalità". Seppure se ne chiede delucidazione nel testo dell'Interrogazione, le royalties non possono essere considerate un incentivo a discapito della salute dei cittadini.

"Informazione e trasparenza verranno garantite una volta acquisiti i dati dall'Università di Camerino" assicura Gaspari, sottolineando la necessità di un parere scientifico definitivo. Nel caso in cui "l'inquinamento acustico, ambientale e la salute dei cittadini fossero a rischio - si tratti di polveri sottili pm 10 o pm 2,5 - il PD chiederebbe, con tutti i mezzi a sua disposizione, la revoca della costruzione del deposito" sottolinea Agostini. Perché "o esistono i presupposti di garanzia totale o non esistono" conclude Gaspari.

L'iter parlamentare prevede una risposta entro una settimana, ma il Comune di San Benedetto non intende mollare. Se è vero che - come dice Donati - in presenza di pareri positivi la Regione può essere scavalcata, è altrettanto vero che nel caso in cui permangano elementi di dubbio il Ministero non può trascurarli, né prendere una decisione lesiva e pericolosa per la città.