UGL Chimici: Basta farci prendere in giro dalla Manuli
Ascoli Piceno | Chiesti sabati lavorativi mentre si prepara il trasferimento in Polonia.
Stabilimento Manuli
Lo stabilimento Manuli di Ascoli Piceno sta manifestando forti carenze in ordine alla manutenzione elettrica e meccanica degli impianti. Le macchine spesso rimangono ferme per ore, la produzione viene rallentata ed il costo per unità di prodotto aumenta; un segnale allarmante che consolida ed accelera il pessimismo sul mantenimento del sito produttivo di Ascoli Piceno.
In diverse e continue occasioni le Rappresentanze Sindacali interne hanno denunciato questo degrado delle strutture produttive dello stabilimento ed hanno chiesto precisi interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per mantenere competitivo lo stabilimento. La Manuli però non vuole più spendere soldi sul sito di Ascoli Piceno ; addirittura c'è un contingentamento del riscaldamento nei reparti di produzione che viene acceso soltanto in limitate fasce orarie, lasciando di fatto i lavoratori al gelo.
In questi giorni, vergognosamente, proprio mentre si fa sempre più strada la voce di una chiusura a fine giugno del reparto legato alla produzione di spiralato, la Manuli ha chiesto di lavorare tre sabati consecutivi, primo e secondo turno; vuole fare fronte ad una richiesta aggiuntiva di produzione di 9.500 metri di spiralato.
La UGL sarebbe disponibile a dare tutti gli O.K. alla flessibilità. Prima la Manuli ci illustri il Piano Industriale che preveda il mantenimento del sito produttivo di Ascoli Piceno e gli investimenti che mette in campo per supportare questo obiettivo strategico.
Senza questi impegni e queste certezze la UGL non consentirà alla Manuli di continuare a prenderci in giro e saccheggiare lavoratori e territorio. Diciamo No a produrre spiralato aggiuntivo, in attesa che la Polonia sia pronta a produrlo.
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16/02/2012
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