Il treno della vergogna
Cesena | Lintercity 615 si ferma di nuovo: la motrice prende fuoco.
di Martina Oddi
Passeggeri in discesa dall'Intercity 615
A meno di 24 ore la storia si ripete. L'Intercity 615 in partenza alle 12.23 da Bologna e diretto a Taranto, dopo essersi bloccato ieri tra Forlì e Faenza per sette ore, oggi si ferma di nuovo per un guasto alla motrice. Pur essendo uno dei pochi treni garantiti sulla fascia adriatica, non è stato riparato dopo i problemi gravissimi di ieri e così a pochi minuti dalla stazione di Cesena una fiammata ha incendiato il motore. Nel giro di poche ore Trenitalia mette di nuovo in pericolo la vita dei passeggeri, e solo la fortuna di essere arrivati alla fermata di Cesena ha permesso di evitare il peggio. Ai viaggiatori è stato detto di scendere, per salire su due Intercity che seguono il convoglio danneggiato.
Nonostante le rassicurazioni di ieri da parte della compagnia, che ha sbandierato ai quattro venti la messa in atto dei piani anti - neve, la cui strategia rimane un mistero per tutti. Perché far partire dei treni sapendo che non erano in condizioni di arrivare a destinazione? Volendo anche ammettere un ritardo congenito al maltempo, come si può accettare l'idea che FS non abbia predisposto dei treni efficienti e effettivamente funzionanti per soccorrere quelli in difficoltà? Abbiamo visto più volte in questi due giorni mezzi correre in soccorso a quelli fermi in mezzo al nulla, fermarsi a loro volta in avaria lungo il tragitto. Per non parlare dei guasti dovuti per lo più al cattivo stato dei treni, tra porte che non si chiudono e aperture che lasciano entrare la neve.
Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Non c'è che aspettare e stare a vedere se questa ennesima prova di scellerato disservizio, con cui si è sfiorata la tragedia più volte nel corso di 48 ore, costerà a Trenitalia la fine di un monopolio fonte finora solo di durissime criticità all'intera nazione.
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03/02/2012
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