Trenitalia: ripristinati i regionali ma non i nazionali, Spadoni: "Pronti a manifestazioni"
San Benedetto del Tronto | La buona notizia dello sblocco delle tratte regionali non è sufficiente a far sorridere comuni, provincie e regioni, le quali sono pronte a manifestazioni pubbliche per far ripristinare le tratte a lunga percorrenza.
di Emanuele Ciucani
Luca Spadoni e Filippo Olivieri
In attesa del consiglio comunale che si terrà lunedì 6 febbraio alle ore 18 presso il comune di San Benedetto del Tronto, incentrato proprio sui tagli ai trasporti ferroviari, continua a serpeggiare il malumore tra comuni, provincie e regioni alle quali non vanno proprio giù le soppressioni dei servizi predisposte da Trenitalia. All'assise parteciperanno anche le provincie di Teramo e Fermo e varie associazioni, "questo perchè ci dobbiamo muovere insieme, come territorio" afferma Luca Spadoni.
L'assessore comunale poi prosegue: "Nel comunicato della regione si parla dello sblocco dei treni locali, ma non di quelli a lunga percorrenza. Per le tratte nazionali ci muoveremo attraverso regioni e parlamentari cercando di attivare un dialogo con l'amministratore delegato delle Ferrovie, Mauro Moretti e con il ministro dello sviluppo economico Corrado Passera".
Spadoni poi presenta degli studi svolti dal comune, nel quale si evidenzia un notevole dislivello tra la media distanze di varie fermate nella tratta Bologna-Lecce. A quanto pare mentre tra una fermata e un'altra si hanno in media 100km di distanza, da Pesaro a Ancona i convogli ignorano ben 170km di territorio, creando disagi e danni all'economia locale.
"C'è un aumento dei costi e una diminuzione dei servizi - conclude l'assessore -, Trenitalia fa dei ragionamenti prettamente aziendali e taglia dove gli conviene, cosa che può fare tranquillamente un'azienda privata ma non un monopolista pubblico".
Interviene a nome della provincia anche l'assessore ai trasporti Filippo Olivieri, il quale prima ringrazia la regione per essere dalla parte di comuni e provincie, ma poi la bacchetta: "Ci si sarebbe dovuti muovere prima! Ora siamo in una situazione critica e se le cose non cambieranno dovremmo attuare delle proteste forti. Io da tempo chiedevo l'intervento della regione, a Marcolini prima e a Luigi Viventi poi. La situazione ora è grave, i disagi sono notevoli e le ricadute sul turismo saranno veramente gravi".
La situazione è al limite e la stagione estiva si avvicina sempre più, le ansie che si accumulano tra i vari enti andranno tutte a confluire nell'incontro sopracitato di lunedì, dove attraverso un dibattito aperto, si potranno pianificare e organizzare strategie future per cercare di combattere la totale assenza di collegamenti diretti soprattutto verso il Nord del paese, tentando di porre rimedio a un disagio generale che potrebbe dare il colpo di grazia ad un territorio già fortemente provato.
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04/02/2012
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