5 milioni, secondo la stima effettuata dal Coldiretti, è l'ammontare dei costi - tra danni e mancati guadagni - a carico del settore ittico marchigiano dopo la nevicata dei giorni scorsi che, oltre a costringere in porto quasi tutte le imbarcazioni, ha anche provocato danni alle strutture, in particolare agli impianti di acquacultura per circa mezzo milione di euro a cui vanno aggiunti 800 mila euro di mancato guadagno.

In 3,5 milioni di euro è invece quantificato il mancato introito dovuto all'inattività dei pescherecci, costretti a restare in porto; la scarsità del pescato, congiunta alla difficoltà nella consegna, ha rallentato l'attività di mercati ittici e ristoranti; una cifra ingente, se si considera che non si è tenuto conto delle perdite causate dallo sciopero delle scorse settimane.

"I costi che si sono abbattuti sul settore ittico a causa del maltempo - fa sapere Coldiretti - vanno ad inasprire la già difficile congiuntura; il gasolio, che incide fino alla metà dei costi di produzione, è rincarato del 25% negli ultimi dodici mesi. A questo si aggiungono la diminuzione dei prezzi pagati ai pescatori, l'introduzione di nuove norme comunitarie, la stretta creditizia e il crollo della produzione nell'Adriatico".