Spinetoli: lotta ad oltranza per l’ufficio postale
Spinetoli | Il paese si mobilita in massa: dopo la raccolta di firme gli abitanti occupano i locali dell’ufficio.
di Martina Oddi

Occupazione dell'ufficio postale
Spinetoli, ore 13: l'ufficio postale è posto sotto assedio dalla gente che risponde alla Direzione delle Poste con un gesto estremo, dettato dall'esasperazione di non aver avuto ancora, ad oggi, una risposta. La data del 21 aprile si avvicina inesorabilmente e i due impiegati si preparano a fare le valigie - saranno trasferiti uno nel sito di Pagliare e l'altro nell'ufficio di Porto d'Ascoli. Ma gli abitanti non si arrendono a quello che sembra un'inevitabile epilogo che segue un copione già scritto.
"Stiamo facendo tutto il possibile, a fronte di una posizione di chiusura totale della Direzione Poste. Un atteggiamento inaccettabile" dice Emidio Mandozzi sceso in piazza a fianco del Sindaco Canala. "La mobilitazione in massa a cui ha aderito tutto il paese è il sintomo chiaro dell'importanza che l'ufficio riveste per gli abitanti" spiega Canala, sottolineando come la partecipazione corale della gente darà all'Amministrazione Comunale più forza per lottare nelle sedi in cui si deciderà il futuro del servizio.
Mentre si profila il disagio della popolazione costretta a spostarsi anche solo per pagare una bolletta, si figura già il grave disservizio che colpirà i fruitori dirottati nell'ufficio di Pagliare, già oggi affollato da 8.000 utenze e ben presto congestionato dalla nuova affluenza degli abitanti dei centri limitrofi che si servivano a Spinetoli.
"Siamo tutti uniti contro quest'abuso ingiusto" accusano i giovanissimi che si sono fatti promotori spontaneamente della raccolta di firme, e sono scesi in piazza con le vecchine arrabbiate, molte delle quali sprovviste di patente, ma decise a non arrendersi.
All'urlo "La posta non si sposta" la folla annuncia battaglia, mentre molti chiudono i conti correnti depositati alle Poste. E, grida la piazza, "la lotta continuerà fino a quando le Poste non si impegneranno ufficialmente a garantire la riapertura dell'ufficio". Lotta per il diritto a un servizio, ma soprattutto per la dignità e la sopravvivenza di un'intera comunità.
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19/04/2012
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