Il circolo del Pd di Porto d'Ascoli risponde alle accuse nei confronti dei dirigenti del partito in merito al caso "Sentina" da parte di diversi esponenti politici, alcuni dei quali facenti parte della maggioranza amministrativa.

"Il progetto politico e le proposte programmatiche del Pd partono dalla necessità di costruire città sostenibili, intelligenti, accessibili e inclusive contro il declino, per il futuro del nostro paese. - replica Valentino Casolanetti, segretario del circolo - Partono dalla consapevolezza che questione urbana, questione sociale e questione ecologica si intrecciano e si rifanno alle tre grandi culture che sono nel Pd: la cultura ambientalista e quella laica, il solidarismo cattolico e la tradizione socialista. Non viviamo certo di luce riflessa perché la nostra è una lunga storia politica popolare fatta non solo di testimonianza; forse è bene ricordarlo a chi ha poca memoria , per la "giovine età" s'intende".

"Attrezzati di molta pazienza, che è una virtù particolarmente necessaria in politica, abbiamo letto in questi giorni un cumulo di tali e tante critiche che dovrebbe mettere in guardia: basterebbe una critica sola, ma adeguatamente fondata, a giustificare la revisione di una legge. Abbiamo invece tanto frastuono, sorretto solo da congetture preconfezionate e ipocrite, che forse nascondono altro".

"La confusione prodotta dal rumore distoglie dalla riflessione e disorienta, facendo dimenticare una pagina politica importante di questa città che ha segnato, nel bene e nel male, il suo futuro e ha permesso la salvaguardia della zona Sentina: Il Piano Regolatore Generale.
Sono state le grandi forze politiche popolari degli anni ottanta, la Dc, il Pci, il Psi e i loro amministratori che hanno voluto proteggere quell'area (con il Prg) da proposte fantasiose che periodicamente venivano avanzate in un'ottica di sfruttamento, ben prima e ben al di là di vincoli nazionali come la legge Galasso o il PPAR ( Piano Paesaggistico Ambientale Regionale) o il Comitato della Riserva Naturale.

Chi ha seguito il dibattito nel corso degli ultimi mesi con attenzione, senza animosità e pregiudizio, potrà verificare che la proposta contenuta nell'emendamento ( che è stato approvato e quindi condiviso da altri ) riprende considerazioni e valutazioni che erano state sollevate a livello comunale da diversi rappresentanti politici del Partito Democratico e non solo. D' altra parte, riteniamo che il principio di responsabilità nei confronti dei cittadini per gli impegni assunti stia principalmente al Consiglio Comunale quale espressione diretta della volontà popolare.

La condanna senza appello di alcuni esponenti della maggioranza, (che è ideologicamente legittima), senza riconoscere il punto di vista altrui (e questo non è affatto legittimo), non giustifica dichiarazioni oltremodo pesanti e difficilmente tollerabili nei confronti di rappresentanti di partiti facenti parte della stessa coalizione amministrativa.

"Est modus in rebus" direbbero i latini! Soprattutto quando un assessore si fa promotore di una iniziativa epistolare non condivisa nei contenuti , strettamente politici e non tecnici, e sconosciuta a tutta la maggioranza.
Riteniamo si debba porre una fine alle polemiche che disorientano i nostri cittadini e invitare gli amministratori ad un impegno serio e proficuo per la realizzazione degli impegni assunti nel programma di mandato, perché su questo si valuterà la validità dell'Amministrazione.
A tutti coloro che sull'onda della enfatizzazione speculativa, esprimono sincera preoccupazione per la Riserva della Sentina, possiamo con fondamento garantire che la collaborazione tra il Comitato e il Comune darà risultati migliori nella distinzione delle responsabilità. Il Partito Democratico con i suoi rappresentanti si è impegnato, nel passato come per il futuro a valorizzare l'area della Riserva Sentina in tutte le sue caratteristiche ambientali e le sue specificità, a partire dal progetto mirato al recupero delle case coloniche esistenti. In particolare oggi, insieme all'attuale Presidente e a tutti i componenti il comitato".