"I valori sambenedettesi sono ancora vivi e vegeti nel vecchio stadio "Ballarin": lì si sono ricongiunte in un unica squadra le due compagini del rugby cittadino e lì svolgono le lotte per la conquista dei campionati di serie C". Si sfoga così il giocatore dell'Unione Rugby Sambenedettese, Gabriele Rossi, ricordando il successo ottenuto quest'anno dalla società che si è aggiudicata tutti gli scontri sia in casa sia fuori. Un impegno a 360 gradi che non si limita ai successi in campo: "Le due società sambenedettesi, Rugby Samb e Legio Picena, sono molto attive e svolgono anche diverse attività legate alle scuole e alla formazione degli alunni, quindi di forte utilità sociale, considerando i sani valori del rugby che vengono trasmessi. Fatte queste considerazioni, immaginate il destino delle due società qualora venisse smantellata la struttura." aggiunge l'atleta. Il progetto di costruire in zona Agraria un campo da destinare agli atleti della palla ovale è infatti arenato e l'ex stadio resta per ora l'unica alternativa concreta per i rugbysti.

"Dall'Amministrazione comunale abbiamo ricevuto solo promesse propagandistiche - conclude Rossi - A noi più che ai calciofili sta a cuore il Ballarin, tempio del rugby sambendettese sin dagli anni '70 per le società attuali ma anche molto prima, come raccontano i grandi dell'epoca, tra cui il nostro amico sempre presente Pierluigi Camiscioni".