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Implicazione degli stili sensoriali nella comunicazione: Cognitivismo Clinico organizza un incontro

San Benedetto del Tronto | "Ti vedo, ti sento, ti parlo. Quale stile sensoriale preferisci?" si terrà giovedì 31 maggio alle ore 21. interverrà lo psichiatra Domenico Di Sante. "E' utile, oltre che conoscere il proprio stile sensoriale, capire anche quello dell'interlocutore"

"Ti vedo, ti sento, ti parlo. Quale stile sensoriale preferisci?"

L'associazione Cognitivismo Clinico presenta il nuovo incontro del Progetto Benessere 2012 dal titolo "Ti vedo, ti sento, ti parlo. Quale stile sensoriale preferisci?" che si terrà giovedì 31 maggio alle ore 21 presso la sede dell'Associazine in Viale Secondo Moretti 44 a San Benedetto del Tronto.
Il dottor Di Sante Domenico, medico psichiatra e psicoterapeuta, illustrerà l'implicazione degli stili sensoriali nella comunicazione, bisogno fondamentale degli esseri umani in quanto animali sociali.

La comunicazione si esplica attraverso l'uso simultaneo e interdipendente di diversi sistemi comunicativi quali, oltre al messaggio verbale, il canale vocale intonazionale, il canale paralinguistico e quello cinestesico mimico. Questi canali compongono la parte della comunicazione definita non verbale. La comunicazione non verbale è inconsapevole, non intenzionale e non controllabile e si articola individualmente in base a come la persona organizza le proprie percezioni; ciò può avvenire secondo tre modalità: visiva, uditiva, cinestetica. La modalità visiva utilizza concetti che fanno capo principalmente alla vista: forme, colori, movimento. Quella uditiva fa riferimento all'udito: suoni, rumori, voce.

Infine la cinestetica si serve di concetti che hanno a che fare con la percezione tattile e il movimento del corpo. Ogni persona predilige uno di questi tre canali, mentre gli altri due rimangono secondari; e ciò comporta diversificazioni nello stile comunicativo. Se una persona appartiene al gruppo visivo, ad esempio, si esprimerà sopratutto attraverso concetti visivi e riuscirà a capire meglio i discorsi che fanno uso di concetti visivi. Lo stesso vale per le persone appartenenti agli altri due gruppi.

E' utile, oltre che conoscere il proprio stile sensoriale, cercare di capire anche quello dell'interlocutore affinchè la comunicazione sia efficace. Se si ha a che fare con una persona uditiva, per comunicare efficacemente si dovrà far uso soprattutto di concetti uditivi; con una persona visiva la comunicazione risulta efficace se veicolata attraverso l'uso di immagini; con un soggetto che utilizza maggiormente il canale sensoriale sarà più utile rinforzare i concetti espressi verbalmente con la gestualità e una adeguata prossemica corporea.

Ingresso libero.

29/05/2012





        
  



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