Continua inesorabile la lotta dei nostri concessionari di spiaggia contro la normativa del Parlamento Europeo e del Consiglio dell’ Unione Europea (direttiva “Bolkestein”). La direttiva ha come obiettivo una maggiore liberalizzazione dei servizi e questo implica che le concessioni vengano messe all’ asta a discapito dei titolari delle stesse che per anni e anni con sacrificio e dedizione vi hanno investito tempo e denaro.

 Venerdì 11 maggio alle ore 15,30 presso l’ Auditorium Comunale di San Benedetto si terrà un convegno dal titolo “Perché Bolkestein? I cittadini si interrogano, alla politica le risposte”. Esplicito scopo dell’ incontro è quello di trovare una soluzione definitiva al problema quanto mai gravoso. Ora raccontiamo i pregressi di questo incontro. E’ accaduto che un concessionario di spiaggia di Trieste, tale Di Finizio Marcello, si è visto distruggere per ben due volte il proprio stabilimento, uno dei più esclusivi, a causa di atti vandalici e delle mareggiate.

 Il malcapitato, visto lo stato delle cose, si è chiesto se fosse valsa la pena ricostruire il proprio chalet, quali sarebbero state le garanzie che avrebbe avuto. Di Finizio ha così deciso di issarsi per quattro giorni su di un pontone fino a che non gli è stato concesso un incontro con il Ministro degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi. L’ incontro si è tenuto lo scorso 30 aprile e “l’ ITB Italia era l’ unica Associazione Nazionale di categoria presente”, ha commentato Giuseppe Ricci, Presidente ITB, e ha aggiunto: “è stato il più importante nella storia dei balneari”.

 La seduta è durata 3 ore e mezza, un tempo lungo in cui il Ministro ha voluto centellinare ogni particolare della questione. Milanesi nell’ occasione ha altresì chiesto caldamente alle Associazioni di stilare un documento con le loro proposte per poi scegliere quelle possibili. Il convegno “Perché Bolkestein?” si terrà proprio a tale scopo: per mettere a punto, alla presenza degli avvocati Laila e Conzani e di alcuni tecnici, questo documento. “Dopo di che non ci sarà più nulla da fare” ha decretato Ricci. Per questo si chiede un sostanziale contributo di idee e una folta partecipazione “affinchè nessuno possa dire “non lo sapevo””.