Domenica 17 alle ore 21.15 presso il Teatro Concordia di SBT ben dodici artisti si esibiranno divisi in due sestetti di caratteristiche opposte e complementari.
Apriranno la serata Gli zingari felici, un gruppo folk rock in chiave etnica di provenienza abruzzese, capace di esprimersi nel canto in lingua francese se si tratta di interpretare delle canzoni di Ferré a loro congeneri e che Léo stesso definì "alla zingara". Vincitori al Festival Adriatico del "Premio Alex Baroni", hanno dimostrato di avere una identità culturale in corso di evoluzione ma già abbastanza delineabile come di interessante spessore.

Succederà loro in scena Yves Rousseau, un musicista francese di notevole originalità, sia creativa che interpretativa, capace di grande espressività musicale nel raccordare voci e strumenti del suo sestetto e guidarli alla conquista di sonorità spesso stridenti e sempre divergenti da abitudini auditive che anche nel campo del jazz finiscono ormai per essere piuttosto scontate. Il sestetto di Yves Rousseau non è mai prevedibile, la sua narrazione verbale, legata a una struttura strumentale tessuta in jazz meticciato con severo rigore, sorprende a ogni svolta, a ogni scarto di partitura, a ogni fragoroso chiasmo musicale ricercato con apparente sine cura.
Il campo operativo che Rousseau ha prescelto è dei più difficili: confrontarsi con l'opera poetica e musicale di Ferré racchiusa in "Poète... vos papiers!" (Poeta... documenti!), una raccolta di poesie che fu pubblicata con grande scalpore nel 1956 e che in parte è stata musicata dall'autore e in parte dal musicista oggi in scena.

Si ricorda che in mattinata della domenica alle ore 10.30, presso la Sala della Poesia del Museo Bice Piacentini al paese vecchio di SBT, si terrà una tavola rotonda, aperta al pubblico e alla stampa, sul tema della Dimensione poetica della canzone. Presiede Enrico De Angelis, storico della canzone e responsabile artistico del Premio Tenco; daranno il loro apporto Paolo De Bernardin, Giulio Casale, Enrica Loggi, Yves Rousseau, Andrea Satta e Francesco Tranquilli. Con la possibile presenza del poeta Eugenio De Signoribus.