Un'integrazione e un superamento del concept di filiera corta, all'insegna della tutela della qualità dei prodotti di casa nostra. Nella convinzione quelli del Piceno sono più buoni, e non inquinano in quanto vengono acquistati direttamente dal produttore. Questa l'idea che ha ispirato il Presidente di Piceno Promozione Gino Sabatini nel sensibilizzare i 350.000 consumatori del Piceno a scegliere "le cose buone dove vengono prodotte".

Nasce così Piceno Vicino, la guida tascabile con la mappa, i numeri di telefono e gli indirizzi e-mail di ben 121 aziende agricole che hanno aderito all'iniziativa, che spiega dove trovare vino, olio, latte, uova, frutta, verdura "assaporando l'atmosfera, i profumi e i rituali dei luoghi in cui nascono le delizie del nostro territorio". Se per l'autunno si pensa già a coinvolgere le scuole, finché imperverserà il sol leone il piccolo manuale sarà a portata dei visitatori - che potranno trovarla in tutti i centri turistici rivieraschi e montani che ne faranno richiesta, (ricevendola gratuitamente) - per improvvisare itinerari alla scoperta e delle prelibatezze delle campagne dell'interland, entrando nei tempi del gusto per toccare con mano le eccellenze della nostra vallata.

"Celebriamo la nascita del progetto km 0 senza nessun intento di contrapporci ad altre iniziative similari sul territorio, ma animati dallo spirito di collaborazione e persuasi che sia la sinergia a muovere la nostra volontà di dare visibilità alle aziende che non possono altrimenti averne" spiega il presidente Sabatini. Mentre il Vicepresidente Danilo Specchi pone l'accento sull'esigenza di riflettere sull'importanza del Km 0 inteso come abbattimento dei costi economici e ambientali in funzione dell'implementazione del livello qualitativo dei prodotti. Un progetto ambizioso, " che vuole presto interessare anche il campo della ristorazione alternativa, con gli agriturismi" spiega il Direttore Operativo Laura Melloni.

Un'evoluzione agricola e economica, che mira ad accrescere la qualità della vita in una nuova visione dei consumi in chiave sostenibile, potenziando l'enoturismo e riscoprendo la vicinanza delle tradizioni e della gente della nostra terra.