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Incendio stazione Eni Grottammare: un trentenne rivendica il gesto con una telefonata

San Benedetto del Tronto | Fermato nel pomeriggio di ieri, 3 giugno, l'uomo, con precedenti simili, ha mostrato segni di confusione mentale: allertati anche vigili urbani e 118.

Identificato il responsabile dell'incendio avvenuto presso la stazione di rifornimento ENI di Grottammare: si tratta di un cittadino marocchino, O.K., nato nel 1981, il quale, dopo aver messo in atto l'insano gesto aveva chiamato prima la centrale operativa della Guardia di Finanza e poi quella dei vigili del fuoco riferendo in italiano ma con forte inflessione magrebina di aver messo a fuoco la stazione di Grottammare.

L'incendio fortunatamente non ha avuto conseguenze gravi grazie alla prontezza di un cittadino che aveva iniziato a spegnerlo con un estintore e all'arrivo tempestivo dei vigili del fuoco, le fiamme avevano causato il danneggiamento della pompa di benzina e di alcuni arredi posti nelle vicinanze.
Immediatamente sono partite le indagini del Commissariato di San Benedetto, aiutate anche
dalla collaborazione di alcuni testimoni. La successiva attività di indagine ha portato a identificare il soggetto non nuovo ad episodi di danneggiamento avvenuti in località diverse con il problema però di rintracciarlo in quanto dal suo precedente domicilio era andato via definitivamente dal 2010 e non risultava avere più una fissa dimora.


Alle 13 e 35 del 3 giugno, i locali Carabinieri hanno informato telefonicamente la Sala Operativa del Commissariato di due telefonate, una di seguito all'altra, in cui l'interlocutore, con marcato accento straniero, informava di nuovi ed imminenti roghi.

Pattuglie della Polizia di Stato e dei Carabinieri, in piena collaborazione e sinergia, hanno iniziato un pattugliamento della riviera ed in particolare nei comuni di Grottammare, Cupra Marittima e San Benedetto finché, intorno alle ore 16, personale del Commissariato di San Benedetto ha intercettato il soggetto nel centro cittadino e lo ha condotto in Ufficio peri relativi accertamenti.
Il soggetto ha confessato di essere stato lui a dare fuoco alla stazione di servizio senza però precisarne i motivi e di non avere nulla a che fare, invece, con l'incendio dell'autovettura.
Apparendo le sue condizioni di salute non proprio buone, continuando a minacciare di voler dare fuoco ad altri siti, sono stati chiamati il 118 e i Vigili urbani per effettuazione di un trattamento sanitario obbligatorio. Al momento di procedere lo stesso extracomunitario ha opposto resistenza
strattonando un poliziotto  provocandogli delle lievi lesioni ad un braccio guaribili in tre giorni.
Si precisa , inoltre, che a seguito di perquisizione personale il reo è stato trovato in possesso di due coltelli detenuti ingiustificatamente che sono stati sequestrati con relativo deferimento, quindi, all'Autorità Giudiziaria, oltre che per l'incendio e la resistenza a pubblico ufficiale, anche per l'art. 4 della L. 110/75.

04/06/2012





        
  



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