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Mannaia sulla sanità locale: il sindacato va avanti con lo stato di agitazione

San Benedetto del Tronto | Fioravanti: "Useremo tutti gli strumenti di denuncia a disposizione non escludendo l'eventuale mobilitazione".

l'ospedale di San Benedetto

Dopo 2 conferenze stampa in meno di 2 mesi, sia nei contenuti che nella frequenza, si capisce chiaramente che il movimento sindacale e in particolare la nuova Rsu della Area vasta 5, ha di fronte una situazione della sanità pubblica del Piceno decisamente critica.

A parte le demagogia, La Rsu è ben cosciente del momento economico-finanziario nazionale e regionale, ma è pur vero che sulla sanità pubblica del piceno si stanno concentrando "da diversi anni" tagli indiscriminati senza tenere conto dei bisogni degli utenti. I cittadini devono sapere bene cosa si sta "consumando" sul territorio riguardo la Sanità Pubblica, e per l'autunno prossimo i minor fondi "abbatteranno pezzi interi di servizi sanitari pubblici. Non condividiamo nel metodo e nel merito come è stato e come si sta gestendo questo "oramai, nauseante, Piano Industriale" da parte dell'Asur e da parte della Direzione. Di certo il piano industriale non risolverà nessuna delle criticità esistenti e che si aggraveranno con "il piano ferie" che il dottor Stroppa e i suoi collaboratori, hanno presentato alla Rsu Av5.

La riduzione del personale nelle due strutture ospedaliere e nel territorio (compreso le Rsu) è numerosa e tocca prevalentemente personale addetto all'assistenza sui malati ma non esclude altro personale tecnico e di supporto amministrativo fino a mettere seriamente a rischio le cucine dell'ospedale Mazzoni.

Nel pomeriggio di ieri, 6 giugno,durante l'esposizione del piano ferie, è stato comunicato che questa Area vasta avrà 83 unità in meno che sono prevalentemente personale addetto all'assistenza nei servizi e reparti: infermieri, Oss e tecnici di Radiologia, fisioterapisti, educatori sanitari per la psichiatria e inoltre diverso personale addetto ai servizi tecnico-economali.

Interi reparti verranno accorpati, ridotti, alcuni servizi verranno chiusi, nel dipartimento Chirurgico del Mazzoni ci saranno tagli sul personale, accorpamenti  riduzione dei posti letto, verrà accorpata la nefrologia con i posti letto della neurologia, verrà chiuso il reparto delle Malattie Infettive, incrementata l'esternalizzazione delle Rsa mentre nulla si fa, per la riapertura pomeridiana della Radioterapia (attività salvavita).

La " scure" non risparmia il Madonna del Soccorso, le Rsa di Ripatransone e Montefiore e tutto il territorio rivierasco. l'accorpamento della Murg con la Cardiologia con riduzione di posti, l'Otorino e la Chirurgia, il ridimensionamento della Pediatria, il blocco operatorio in tilt con una lista d'attesa di oltre 400 interventi, la Rianimazione che da 2 anni è "segregata" in un angolo dell'Ospedale priva di sicurezza e in attesa di trasferimento, dimostrano l'emergenza della Sanità pubblica nell'AV5.

A questa lista "bellica" si aggiunge il totale clima di incertezza che regna in chi dovrebbe governare il famoso processo di integrazione delle 2 ex Zone, e da parte delle Strutture Organizzative (direzioni sanitarie) non si evince una chiara strategia sul sistema assistenziale, che possa supportare tali gravi tagli e ridimensionamenti delle attività Ospedaliere e territoriali.

A tal proposito la Rsu prende atto della situazione e confermando lo stato di agitazione, giornalmente denuncerà pubblicamente i disservizi, ricordando che chiaramente questa grave situazione espone gli utenti e i professionisti ad aumento del rischio clinico.

La Rsu si riserva nelle prossime settimane di utilizzare tutti gli strumenti di denuncia a disposizione non escludendo l'eventuale mobilitazione.

07/06/2012





        
  



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