IL PD contro la politica del vuoto assoluto
San Benedetto del Tronto | In occasione della nomina di Gianluca Pompei, il Segretario Provinciale Di Francesco boccia la Provincia e sulla sanità avverte: “No a strumentalizzazioni e campanilismi”.
di Martina Oddi
Pompei e Di Francesco
Politica dell'impegno e riconoscimento ai giovani capaci, da formare per dare corpo a una classe politica all'altezza delle sfide. Questo il motivo dell'investitura del giovane Gianluca Pompei alle deleghe provinciali dell'innovazione tecnologica, delle politiche del mare e del marketing territoriale. Un riconoscimento che suggella un impegno ormai triennale e che vuole esprimere l'apertura verso i giovani, colpiti da una totale assenza di prospettive lavorative, per costruire insieme un modello di sviluppo coerente con le potenzialità del territorio.
E soprattutto alternativo a quello vacante nella debole governance della Provincia di Ascoli Piceno, rea - secondo Antimo Di Francesco - di aver portato il bilancio al dissesto finanziario senza mettere in campo nessun tipo di pianificazione per la crescita. A fronte della riorganizzazione istituzionale che probabilmente accorperà Fermo, Ascoli e Macerata, il Segretario Provinciale del PD teme che si avveri la previsione del Collegio dei Revisori della Provincia, che palesa, in una nota, l'evidente degenerazione delle finanze provinciali - in relazione ad un debito superiore al 140% rispetto alle entrate - se non verranno apportati immediati e efficaci correttivi.
Tre consiglieri provinciali sambenedettesi - Piunti, Gabrielli e Olivieri - "che si contraddistinguono per un operato fortemente negativo nell'ambito di un ente che non riesce ad assurgere al ruolo di guida". Un progetto di condivisione, confronto e ascolto, contrapposto come alternativa - "in un momento emergenziale per il Piceno" - alla lacunosa attitudine della Provincia sul fronte del lavoro, delle politiche economiche, dello sviluppo industriale e della sanità.
Proprio sulla sanità Di Francesco non risparmia colpi: "non permetteremo strumentalizzazioni a chi fomenta i campanilismi in una logica di derby tra San Benedetto e Ascoli. Dobbiamo lavorare per porre in atto il progetto di area vasta".
E sull'ambiguo atteggiamento di Stroppa che, invitato all'incontro, snobba il Comitato ristretto in ben due occasioni e poi incontra Castelli, invita il direttore a "tenere in considerazione il Comitato in quanto voce del territorio". Mentre sul trasferimento di Loredana Emili ammonisce "se si trattasse di una ritorsione contro una voce dissenziente sarebbe un atto gravissimo".
Perché - conclude Di Francesco - per avere " pari dignità con gli atri territori e servizi di qualità occorre tenere lo scontro politico fuori dalla sanità".
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17/07/2012
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