"I numeri ci dicono che quasi 6 italiani su 10 rimarranno a casa durante questo mese di agosto e le conseguenze già si vedono anche in Riviera ma, come se non bastasse ci si è messa a creare problemi agli operatori turistici la stessa recente riforma del mercato del lavoro, meglio conosciuta come Legge Fornero, entrata in vigore dallo scorso 18 Luglio".

A parlare è il direttore Confcommercio Giorgio Fiori il qualche sottolinea che "come già emerso dal convegno di San Benedetto della nostra Centro Impresa, diverse criticità della nuova norma sono rappresentate dall'aggravio burocratico della gestione dei rapporti di lavoro, dalle ambiguità interpretative degli interventi in materia di flessibilità, senza tra l'altro addivenire ad alcuna riduzione del cuneo fiscale e contributivo sul costo del lavoro che sarebbe stato invece indispensabile per far ripartire l'occupazione".

Secondo Fiori "si stanno registrando le maggiori difficoltà per il contratto a chiamata (e cioè per il contratto intermittente utilizzato per lo più dagli operatori turistici e ristoratori per i fine settimana) poiché oltre ad essere precluso ai lavoratori tra i 25 e i 55 anni non è ora più proponibile proprio per il personale extra dei fine settimana". "Altra macroscopica criticità - aggiunge il direttore Confcommercio - è data dai tirocini formativi perché ora deve essere garantita ai tirocinanti una congrua indennità, come dire fine dei tirocini e quindi della possibilità di tanti giovani inoccupati di acquisire una professionalità".

"Ma tra le tante perplessità - secondo Fiori - c'è però una positività che è rappresentata dalla ufficializzazione del contratto di "staff leasing" e cioè della possibilità per gli imprenditori di avvalersi dei contratti di somministrazione (lavoratori in affitto) a tempo indeterminato, in tutti i settori produttivi ed anche per gli apprendisti".

"Lo staff leasing - conclude Fiori - è un valido strumento atto a contrastare la precarizzazione e favorire la stabilizzazione lavorativa dei lavoratori con più contratti a termine, tanto che molto prima della Fornero, noi di Confcommercio Ascoli Piceno, abbiamo provato ad attuarlo già dallo scorso aprile, tramite un accordo con i sindacati dei lavoratori ma purtroppo non abbiamo avuto un'entusiastica risposta da tutti i tre referenti delle sigle maggioritarie sindacali e per fortuna dunque che a questo punto abbia pensato la Fornero".