"Le stesse cose che si stanno giornalisticamente dibattendo nel nostro territorio avvengono un po' in tutta Italia a difesa dei singoli territori" - osserva Dante Merlonghi, Responsabile regionale Enti Locali IDV  e continua - "ognuna delle vecchie province, perché ormai così dobbiamo considerarle, cerca, con motivazioni diverse, di avere il predominio sulle altre per accaparrarsi il capoluogo come se questo sia fondamentale per la vita dei cittadini.

La legge attribuisce alla città con un numero di abitanti maggiori il capoluogo, così come la legge stabilisce i parametri di scioglimento e accorpamento delle province.
Sono stati fatti troppi e inutili sbagli nel passato che, di fatto, hanno impoverito complessivamente i territori: mi riferisco alla odiosa divisione della provincia di Ascoli da quella di Fermo, e quei costi voluti dalla politica non troveranno nessun colpevole, ma sono costati alla comunità, ai cittadini, milioni di euro, senza un obbiettivo vantaggio per le comunità.

Quanto tempo dovremo continuare a leggere sui quotidiani delle dispute tra un territorio e l'altro, quanto dovremo aspettare i ricorsi annunciati presso i tribunali, quanto dovremo attendere il giudizio di un giudice che se giudica a favore di un territorio allora è bravo, se viceversa è disonesto? Nel frattempo abbiamo una inutile disputa che non guarda assolutamente ai cittadini perché saranno premiati quel partito e quella rappresentanza politica che avranno il sopravvento sull'altra.

Tutto sbagliato: la legge è chiara e per noi dell'Italia dei Valori ,anche se avremmo voluto altro, va applicata cosi come è uscita dal parlamento anche perché non possiamo farla diventare una storia infinita. Ricorsi e contro ricorsi, e chi paga?
Dobbiamo invece pensare che da questa unificazione derivano vantaggi reali per i cittadini che non dovranno avere disservizi.

Facciamo in modo che la nuova provincia che si occupi di più lavoro, dia più opportunità ai nostri giovani, facciamo in modo di unire le forze, soprattutto in questi momenti di crisi odiosa che sta mettendo in ginocchio centinaia di imprese, affinchè sia possibile vedere in questo nuovo ente nuove opportunità e nuovi vantaggi soprattutto nei confronti di una regione, che troppo spesso ha ignorato le esigenze di questa bellissima e laboriosa parte delle Marche .

Qualche politico fazioso sbandiera a difesa della conservazione del proprio territorio i disservizi che verrebbero ad avere i cittadini, ma per questo basterebbe che le sedi di Macerata e Fermo rimanessero presidi del territorio e se poi la sede amministrativa della Presidenza o del nuovo Consiglio provinciale, così come attribuita dalla legge, sarà ad Ascoli Piceno, non pensiamo che ai cittadini questo interessi più di tanto.

Si potrebbero tra l'altro ipotizzare riunioni itineranti di giunta e di consiglio nei poli principali dei vari territori della maxiprovincia. Ci auguriamo che tutto ciò non divenga materia di campagna elettorale e che, per una volta, si guardi al bene del territorio e dei cittadini.