Un omaggio all'eleganza senza tempo, senza barriere e senza distinzioni. Soprattutto, un omaggio ad una donna che questa eleganza l'ha "indossata" per tutta la vita. Per ricordarla, un libro. Scritto da suo figlio. E una sfilata di moda, realizzata dallo stilista che prediligeva. La signora in questione è Leonilde Guidi, Nilde per gli amici, romana di nascita e sambenedettese di adozione, scomparsa nei mesi scorsi. Il figlio è Antonio Guidi, psichiatra infantile già ministro della Repubblica, che nel suo Con gli occhi di un burattino di legno, editore Rubettino, ha raccontato la propria personalissima storia di fatiche e vittorie con la disabilità per inseparabile compagna di viaggio; ma anche con una madre che, di questa inseparabile compagna di viaggio, gli ha insegnato a farne un'amica e persino un'alleata.

Lo stilista che, dal canto suo, ha assecondato il naturale senso del bello e la proverbiale eleganza della signora Nilde, creando per lei modelli esclusivi tali da esaltarne il fascino senza tempo, è Vittorio Camaiani.

L'appuntamento con il libro e la collezione di moda è per il prossimo 11 agosto, alle ore 21,30, nel giardino della Palazzina Azzurra, dove, immerse in luogo di per sé simbolo dell'eleganza sambenedettese, bellissime indossatrici presenteranno in anteprima "Onde di un mare d'inverno", l'ultima collezione della Maison Camaiani. Sette i quadri proposti, ognuno introdotto da un brano del libro che, "raccontato" da una lettrice, evocherà una scena di eleganza e moda. Le onde ed il mare, manco a dirlo, rappresentano il filo conduttore di gran parte delle creazioni, ispirate ad un marinaio- donna la cui raffinata femminilità, sorprendentemente, si rivela attraverso tagli e tessuti nati per la "ruvida" gente di mare.

Ecco, dunque, i tipici colli da "vecchia marina" che donano un tocco estroso alla grazia dei più preziosi abiti da sera e persino di un romantico abito da sposa che in questo modo diventa indimenticabile, oppure i tessuti tra loro più diversi che si mescolano in un divertente gioco di stile. Interessanti i pantaloni dal taglio maschile che, ingentiliti da applicazioni interrotte in gros-grain o satin in seta, offrono insoliti lampi di luce, così come degne di note le gonne e le camice che, originalissime, nei tagli sartoriali e nelle applicazioni evocano il fluttuare delle onde. Altra singolarità della collezione, l'accostamento di colori in contrasto. Blu e nero, soprattutto. Ma anche grigio e nero o marrone e cammello. Mix sobri che, dal canto loro, si alternano a vivaci esplosioni di colore: Il bluette e l'arancio, ad esempio. Accostati al cammello, al grigio o all'immancabile nero. Una "marinaia" davvero molto speciale, dunque. Pensata anche in eventuali scenari montani, dove, sempre elegantissima, sfoggerebbe la "cappa- plaid Onde": un capo unico e straordinario, un po' cappa un po' plaid, per l'appunto, il cui taglio "a onda" riecheggerebbe il mare sempre e comunque, magari anche sulle Dolomiti. Una "marinaia" nel cuore, dunque. Ma non solo.

La donna Camaiani, per il prossimo autunno- inverno, si ispira anche all'arte. Più in particolare, al "futurismo" e, ancor più precisamente, a Ivo Pannaggi con i suoi "Robot". Un incontro casuale, quello tra uno stilista ed un pittore che, in comune, hanno la terra marchigiana. L'artista che da molti è riconosciuto tra i massimi esponenti del Futurismo, per l'appunto, era appunto nato nel 1901 a Esanatoglia, nella zona di Matelica. Proprio a Esanatoglia, dunque, sarà ben presto realizzato un museo dedicato a questo suo illustre figlio, e Vittorio Sgarbi, presentandone l'opera da grande critico par suo, ha "suggerito" l'idea a Camaiani. Detto e fatto. Giacche e maglioni "scomposti", larghissimi ma, grazie a tagli sapienti, perfettamente accostati al corpo per regalargli armonia, riecheggiano i celebri "Robot" di Ivo Pannaggi e, al tempo stesso, assicurano un'eleganza estrosa mettendo al bando ogni banalità. D'altra parte, anche la scelta di un abito serve a sottolineare l' unicità di ogni stile e, non a caso, Vittorio Camaiani ama sottolineare: "Se la diversità è spesso legata alla paura di mostrarsi agli altri, la moda ogni giorno copre tutti noi per renderci più sicuri, e a volte anche diversi, ecco perché annulla i confini avvinandoci".

Si ringraziano: assessorato Attività Produttive del Comune di San Benedetto del Tronto; Incontri con L'Autore La Bibliofila; Cecilia Rosati per i Bijoux; Calzaturificio Lella Baldi; S & N Parrucchieri; Calzaturificio Jommi Demetrio; Nostrano dal mare alla tavola; Cantina Saladini Pilastri.