Allagamenti, Merlonghi (Idv): "Basta interventi tampone, serve un grande progetto"
San Benedetto del Tronto | Il coordinatore regionale dell'Italia dei Valori propone la realizzazione di vasche di accumulo, di un'infrastruttura di canalizzazione per raccogliere tutta l'acqua piovana che proviene dalle colline e di dotare la Protezione civile di pompe idrauliche
Interviene Dante Merlonghi, coordinatore regionale dell'Italia dei Valori, a proporre interventi radicali per risolvere definitivamente i disagi che San Benedetto si trova ad affrontare in caso di maltempo. "A seguito degli ennesimi allagamenti che hanno interessato la nostra città mi pare ovvio che sia giunta l'ora di affrontare concretamente e seriamente con un grande progetto il tema della messa in sicurezza di San Benedetto".
"Sono quaranta anni che la città e i suoi cittadini subiscono ogni volta che piove grandi disagi e non si comprende il perché si sia stati incapaci di dare una risposta concreta a tale fenomeno, nonostante l'amministrazione si stia ben muovendo su tale questione".
"È ora di dire no agli interventi tampone, è necessario seguitare nello studio a fondo della canalizzazione delle acque per eliminare definitivamente la grande apprensione e paura che assale i sambenedettesi ogni qualvolta un evento meteorologico piovoso manda in tilt l'intera città.
Con spirito unicamente collaborativo è forse il caso di cominciare a discutere della possibile realizzazione di grandi vasche di accumulo dell'acqua, prevedendo ovviamente la portata nelle varie zone della città, dove far confluire tutte le acque piovane".
"Oltre a prevederle nelle varie piazze principali e aree più indicate, mi viene in mente che una delle possibile vasche potrebbe essere realizzata laddove è stato progettato di costruire l'impianto di stoccaggio del gas essendo la stessa una "vasca naturale".
"L'altra proposta che mi sento di indicare accanto a quella delle vasche di accumulo delle acque bianche è quella di realizzare lungo la statale adriatica una infrastruttura di canalizzazione per poter accogliere tutta l'acqua piovana che proviene dalle colline e che si riversa nelle zone più pianeggianti".
"In attesa di un ampio e partecipato dibattito all'interno delle istituzioni cittadine, ovviamente aperto alla cittadinanza, potremmo pensare di dotare la nostra Protezione Civile di pompe idrauliche.
È ora di pensare ai cittadini e ai residenti".
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06/09/2012
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