Benito Rossi: "La sanità del Piceno in mano a opportunismi partitocratici"
San Benedetto del Tronto | L'ex An imputa alle scelte politiche degli ultimi 15 anni l'attuale crisi del settore sanitario locale e invita ad aprire una nuova pagina incentivando i settori che funzionano e modificando quelli da migliorare
L'attacco di opportunismi partitocratici, lascia presagire, secondo l'ex An, Benito Rossi, spaccature di intenti sul futuro riorganizzativo della sanità del Piceno.
"In un quadro politico dove l'opposizione vive di luce riflessa, la sinistra riesce ancora a fare peggio di quanto sia stato fatto in passato: un percorso di oltre 15 anni in cui la partitocrazia di governo ha avuto il sopravvento sulle esigenze dei cittadini. - dichiara l'ex assessore, ripercorrendo la cronistoria delle scelte politiche che avrebbero impedito una coerente programmazione -
Il cambio di sette Direttori Generali ed un Commissariamento nella ex Zona 12 e simile trattamento alla ex Zona 13 hanno fortemente compromesso una trasparente ed opportuna programmazione sanitaria nel Piceno. Lungo sarebbe l'elenco delle occasioni perse e la responsabilità è solo della politica che doveva governarne gli eventi e di chi doveva controllarne i percorsi".
"Oggi alcune contestazioni ipocrite e posizioni di spaccatura nel centrosinistra ad opera del Pd fanno capire che possono fare anche peggio. - prosegue Rossi, fecendo appello a scelte di programmazione che valorizzino i settori magiormente funzionanti del nostro nosocomio - Noi riteniamo si possano ancora perseguire sinergie territoriali di qualità attraverso professionisti capaci di programmare una nuova pagina sanitaria, incentivando i settori che funzionano e modificando i settori da migliorare. In effetti ci rendiamo conto che l'Ospedale ed il Territorio occorre conoscerli bene prima di esprimere un giudizio altrimenti rischiano di sfuggire questioni di grande entità che in questi anni hanno segnato negativamente la programmazione sanitaria nella ex zona 12 e 13 a carico dei nostri politici eletti e sempre pronti a fare promesse o minare tutto ciò che non rientri negli equilibri elettorali".
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25/10/2012
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