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Dal 2011 svaligiavano appartamenti del Fermano, Ascolano e Teramano: prese tre bande

Ascoli Piceno | Individuate e denunciate alle Autorità Giudiziarie di Ascoli Piceno e Fermo tre diverse batterie di stranieri che hanno compiuto diversi furti in abitazione.

Individuate e denunciate alle Autorità Giudiziarie di Ascoli Piceno e Fermo tre diverse batterie di stranieri che hanno imperversato nel 2011, compiendo diversi furti in abitazione, nelle province di Fermo, Ascoli e Teramo.

Il primo dei tre gruppi è stato intercettato la sera del 31 ottobre 2011, quando una straniero, Altin Tarazhi, nato a Rreshen (Albania) l'11 aprile 1979 e residente ad Ascoli Piceno, venne tratto in arresto dalla Polizia Stradale e dalla Squadra Mobile di Ascoli Piceno, a seguito di alcuni furti perpetrati in alcune abitazioni della provincia fermana. Da lì sono partite le indagini della Squadra Mobile di Ascoli per arrivare all'identificazione dei suoi complici, fatte attraverso analisi di tabulati telefonici, esami di filmati estrapolati da videocamere di sorveglianza, accertamenti e riscontri di polizia, esami testimoniali, perquisizioni domiciliari, consultazione di dati censiti negli archivi magnetici in uso alle Forze dell'Ordine.

Le risultanze investigative hanno consentito di denunciare all'Autorità Giudiziaria i due complici: Gjin Kola, alias Gjini Nikolin, nato in Albania il 29 luglio 1983, in passato denunciato in quanto facente parte di un sodalizio dedito alla commissione di furti in abitazione, nel 2008 sottoposto a fermo di p.g. in concorso per ricettazione, falsificazione di documenti, favoreggiamento nell'ingresso di clandestini nel territorio nazionale, trovato in possesso di un'autovettura rubata da un'abitazione nella medesima notte, nel 2010 denunciato per evasione dagli arresti domiciliari.

D. I., nato in Albania nel 1984, arrestato nel 2010 in quanto non aveva ottemperato al decreto di espulsione, nel 2012 arrestato per il possesso ai fini di spaccio di 210 grammi di cocaina,
Nei giorni tra il 16 ed il 21 ottobre 2011 vi furono diversi furti in abitazione tra Ascoli e Teramo.
Un furto venne commesso a Grottazzolina (FM) presso un'abitazione In quella zona, peraltro distante solo 6,78 Km da Ponzano di Fermo, ove i malviventi erano stati costretti alla fuga a piedi, e dove era stata asportata dal garage di un'altra casa un'autovettura Toyota Yaris.
Gli stessi soggetti hanno consumato un furto presso una casa di Mozzano con un Audi A3 rubata due giorni prima nel viterbese, abbandonata nel comune di Ponzano di Fermo, dopo un tentativo di furto in abitazione.

Analizzando i dati di traffico telefonico prodotto nei giorni seguenti, attraverso la posizione delle celle telefoniche agganciate nel corso dei vari contatti telefonici (conversazioni o sms) è stato possibile accertare, ovviamente tenendo presente l'orario in cui tali contatti erano stati registrati, la compatibilità della presenza degli apparati telefonici "indagati" nelle zone ove erano stati consumati furti in abitazione. Come nel caso del 16 ottobre 2011 quando l'utenza in uso agli stranieri veniva localizzata ad Acquasanta Terme, ove nel pomeriggio era stato segnalato un furto (nell'arco di orario compreso fra le 16:00 e le 18:30) presso l'abitazione di un cittadino, ed un tentativo di intrusione nell'abitazione di un altro (nell'arco di orario compreso fra le 09:00 e le 19:30).
In particolare è stato possibile accertare l'esistenza di episodi delittuosi nell'ascolano, nel teramano ed in un paio di province del Lazio.

I malviventi, nel tardo pomeriggio del 20 ottobre, consumavano dapprima tre furti nel territorio di Folignano (AP), ed in uno di questi riuscivano anche ad impossessarsi di 1 autovettura Audi A5 che veniva poi rinvenuta il successivo 10 novembre parcheggiata in una via della città di Latina. In quella circostanza gli indagati si erano anche impossessati della chiave di 1 Opel Astra e qualche giorno prima avevano rubato 1 Audi A5, sempre da quel paese, per poi ritornarvi al fine di prelevare l'Opel suddetta. Approfittando probabilmente della SS 81 "Piceno Aprutina", i malviventi si dirigevano nella confinante provincia teramana ove mettevano a segno diversi furti in abitazioni di quella zona.

In occasione di quello messo in atto presso una casa di Campli (TE) dei testimoni avevano notato tre ragazzi allontanarsi a bordo della Toyota Yaris, rubata una settimana prima. Il veicolo sarà poi verrà rinvenuto ad Ascoli Piceno in questa via De Dominicis il successivo 17 novembre 2011. In occasione del furto presso un appartamento di Notaresco (TE) veniva asportato anche un fuoristrada, Mitsubishi Pajero rinvenuto la stessa mattina parcheggiato lungo la SS 81 "Piceno Aprutina" all'altezza della F.ne Villa Passo del comune di Civitella del Tronto (TE).

E' interessante notare, attraverso la tabella che segue, come le celle telefoniche impegnate il 20 e il 21 ottobre dalle utenze appartenenti agli albanesi siano quelle corrisppondent ai luoghi in cui sono avvenuti i furti in abitazione a cui si è ora fatto riferimento, essendo state interessate le seguenti località: Civitella del Tronto, Bellante, Garrufo di Campli, Villa Gesso, Putignano e Teramo.

Il secondo gruppo è stato individuato la sera del 7 novembre 2011 a seguito dei quotidiani servizi di controllo del territorio volti a contrastare il fenomeno, crescente in quei mesi, dei furti in abitazione nelle due province, fatti in borghese da personale della Squadra Mobile e di tutti gli uffici della Questura e dei Commissariati di Fermo e di S. Benedetto del Tronto, coordinati dal Dirigente della Squadra Mobile.

Intorno alle ore 19 una pattuglia della Squadra Mobile in territorio di Offida (AP), incrociava una vettura Toyota Avensis, oggetto di furto consumato il precedente 01.11.2011 a Torre San Patrizio (FM), con a bordo una sola persona alla guida. Il mezzo in questione era stato precedentemente segnalato come utilizzato per la fuga in occasione di furti consumati in questa provincia ed in quelle limitrofe e proprio alle ore 17:55 precedenti, un'autovettura della stessa marca, modello e colore, era stata notata allontanarsi da una abitazione di Grottammare (AP) ove due individui avevano tentato di perpetrare un furto. Ne nasceva un inseguimento che terminava con il volontario speronamento dell'autovettura di servizio da parte del guidatore della Toyota Avensis, al fine di guadagnare la fuga.

Il soggetto, braccato dall'arrivo delle altre pattuglie chiamate in ausilio, abbandonava l'auto, al cui interno poi venivano rinvenuti degli attrezzi atti allo scasso e dei gioielli rubati, dandosi alla fuga per i campi, aiutato dal sopraggiungere del buio. Qualche ora dopo i fatti, il fuggitivo e gli altri due compari, i quali, mentre il primo guidava da solo, erano intenti a fare un furto in una casa della zona, raggiungevano separatamente il vicino Comune di Montalto delle Marche, tentando di asportare in quella C.da Maliscia, 46, una Lancia Y10 e successivamente riuscendo a rubare una una Fiat Marengo a Montalto Marche ed una Fiat 600 nel Comune di Cossignano.

Le successive indagini avviate dalla Squadra Mobile, consentivano di recuperare una autovettura Renault Clio, compendio di furto da parte dei 3, con all'interno materiale atto allo scasso, tra cui un piede di porco ed una torcia e di individuare due dei malviventi: Aldor Lleshi, nato a Rreshem (Albania) il 28.04.1983, denunciato all'A.G. per aver, in concorso con altre persone allo stato non identificate, commesso un furto all'interno di un'abitazione di Cossignano (AP), asportando preziosi vari nonché l'autovettura Renault Clio, rinvenuta a pochi chilometri di distanza, per l'esattezza in C.da Magnola, dell'attiguo comune di Ripatransone, ove i complici del Lleshi l'avevano abbandonata perché inseguiti da personale della Squadra Mobile e dove gli stessi avevano fatto perdere le proprie tracce gettandosi, letteralmente, nella campagna sottostante.
L'altro, G.E. nato in Albania il 27.9.1986 e residente a San Benedetto del Tronto (AP)

Attraverso la consultazione degli archivi informatici emergeva che il Lleshi, a fine novembre 2011, era stato controllato da personale dell'Ufficio di Frontiera Aerea dell'aeroporto di Pescara al gate dell'imbarco per Tirana e che nella lista di imbarco, era emersa una prenotazione a nome di G. E., il medesimo albanese che dalle indagini emergeva quale componente della batteria.

Il terzo gruppo, composto, a vario titolo, da 5 cittadini albanesi, si è reso responsabile di una serie di furti in abitazioni, almeno 17 quelli riscontrati, avvenuti nella provincia di Fermo (Montefiore dell'Aso - Campofilone - Monterubbiano), di Ascoli Piceno (Ascoli città - S. Benedetto del Tronto - Spinetoli - Monsampolo del Tronto - Carassai - - Roccafluvione) e di Teramo (Mosciano S. Angelo - S. Omero - Giulianova - Tortoreto - Martinsicuro), dal 24 al 30 dicembre 2011, tutti eseguiti con le stesse modalità (forzatura finestra o tecnica del foro)
Le posizioni di questi soggetti, tra cui uno ricercato in quanto destinatario di una misura restrittiva in carcere proveniente dal tribunale di Firenze, sono al vaglio della locale A.G., per cui non vengono diffuse neanche le iniziali dei nominativi.
Tre di loro sono stati denunciati, oltre che per furto aggravato e ricettazione, anche per aver tentato di investire un agente della squadra mobile in una circostanza in cui erano stati casualmente intercettati nei pressi di Ascoli città.
A seguito di una perquisizione domiciliare effettuata da personale della Squadra Mobile venivano rinvenuti computers portatili, borse di marca, preziosi, somme di denaro, per un valore di 47.500,00 €uro circa, nonché le chiavi di 1 auto Lancia Y, rinvenuta all'interno di 1 Citroen C3, abbandonata a Spinetoli

26/10/2012





        
  



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