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Matelica omaggia Enrico Mattei nel 50° anniversario della sua scomparsa

Matelica | Convegni, mostre, proiezioni, interventi per ricordare l'ex presidente Eni, scomparso il 27 ottobre del 1962, e la sua capacità di esaltare il binomio industria-cultura.

di Fabiana Bruni

Enrico Mattei

Enrico Mattei annoverato come uno dei principali protagonisti della storia contemporanea italiana: a Matelica si sono appena concluse le celebrazioni per il 50° della sua scomparsa con incontri, convegni, mostre, proiezioni, interventi, e con la partecipazione straordinaria dell'attuale presidente dell'Eni S.p.a.: il professor Giuseppe Recchi.

Della geniale figura di Enrico Mattei e delle innumerevoli qualità di quest'uomo si parlerà in modo esaustivo durante tre giorni, noi vogliamo far luce sulla sua capacità di esaltare il binomio industria e cultura: uomo d'azione quale era, fu lungimirante nel coinvolgere, attorno al suo disegno di modernizzare il paese e la società italiana, prestigiosi personaggi del mondo della cultura e dell'arte, non disdegnando altresì di coinvolgere giovani intellettuali dell'epoca, capaci e brillanti. Per modernizzare, aveva capito, non bastavano grandi fabbriche, c'era bisogno di cooperare con architetti, intellettuali, scrittori, poeti ed artisti capaci di esprimere una cultura della modernità. Così, anche grazie alla fortuna di affinare il suo gusto artistico che ebbe altresì dal fertile incontro avuto con il compaesano Marcello Boldrini, allora professore all'Università Cattolica di Milano, sviluppò la passione per la pittura e le opere d'arte del ventesimo secolo in genere, collezionando egli stesso opere importanti. Il binomio dell'innovazione: industria e cultura lo si può toccare con mano e ammirare nelle opere monumentali e non, commissionate a scultori, pittori e designer dell'epoca come Marcello Nizzoli, Pericle Fazzini, Giò e Arnaldo Pomodoro, Fiorenzo Tomea.

Tra questi una menzione particolare va allo scultore marchigiano Pericle Fazzini, del quale l'anno venturo ricorre il centenario della nascita, e al quale il lungimirante Enrico Mattei commissionò opere che si possono ammirare all'interno della Chiesa di Santa Barbara, nel complesso Eni di Metanopoli, e la bellissima Fontana alla quale lavorò dal 1961 al '65, attigua al Palazzo Eni, all'Eur. Auspichiamo che l'accostamento del mondo artistico e culturale collegato all'imprenditorialità apportato da Enrico Mattei, possa essere preso d'esempio da imprenditori italiani, piccoli e grandi, con l'obiettivo di proseguire la valorizzazione dei giovani e ferventi artisti di oggi!

31/10/2012





        
  



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