Primarie: le considerazioni di Gaspari in vista del ballottaggio
San Benedetto del Tronto | Dal successo di Renzi nelle zone tradizionali del vecchio Pci, il sindaco trae la conclusione che occorre dare più spazio ai giovani dirigenti del Pd: "Come Bersani, che ha schierato Speranza, Moretti e Giuntella che hanno meno di 40 anni"
la sede del PD di via Bezzecca
Una nota del sindaco Giovanni Gaspari a commento dei risultati delle primarie.
All'indomani del primo turno di queste primarie del centrosinistra, come molti, ho analizzato la situazione per cercare di valutare i segnali che sono pervenuti dall'alto numero di voti che ha ricevuto Renzi e soprattutto dalla loro "distribuzione geografica".
Mi sono ritrovato nelle considerazioni fatte da Roberto D'Alimonte su "Il Sole 24 ore" di oggi, martedì 27 novembre, che sottolinea come Renzi abbia vinto nelle zone di maggiore insediamento del Pd, laddove c'è un gruppo politico più radicato, potremmo dire il vecchio ceppo del Pci.
L'affermazione del Sindaco di Firenze nei territori che ancora oggi chiamiamo "zona rossa" ha, in un certo senso, scosso i gruppi dirigenti che governano da anni: i loro stessi "compagni" hanno chiesto a gran voce un rinnovamento della classe politica.
Personalmente sono dalla parte di Bersani perché credo che possa essere l'uomo in grado di governare l'Italia e non solo per le sue indubbie capacità personali, ma perché ha operato davvero un cambiamento: prima nell'economia italiana, da Ministro dello Sviluppo Economico, quando ha portato una ventata di novità che hanno fatto la differenza nella quotidianità delle famiglie italiane (dall'eliminazione del costo di ricarica del telefonino, alla portabilità del mutuo senza spese per l'utente, ai risparmi su RC auto con la possibilità di abbassare la classe di merito e tante altre cose) e poi da Segretario del Partito Democratico, circondandosi di persone nuove e capaci come Fassina e Orfini nella sua segreteria e nella sua squadra per le primarie: Speranza, Moretti e Giuntella, tutti e tre persone nuove e capaci che hanno meno di 40 anni.
E come Bersani in questi anni anche qui, nel nostro territorio, bisogna essere capaci di fare largo alla nuova classe dirigente. Non lo dico per fare della facile demagogia, perché sono convinto che non esista l'equazione esatta "giovane = più capace".
Lo dico con cognizione di causa, perché conosco questo Partito e so che anche nella nostra Provincia c'è una nuova classe dirigente che fino ad oggi ha avuto poco spazio e non ha trovato ancora la forza necessaria per farsi avanti e per imporsi, per portare una ventata di freschezza che aiuti il Pd a liberarsi da alcuni retaggi antichi, che hanno portato solo sconfitte affossando i nuovi germogli.
Ci sono tanti bravi giovani amministratori e dirigenti di circolo che hanno sottoscritto un manifesto di intenti che contiene idee nuove. A mio avviso si può ripartire dal "Documento sul Rinnovamento" presentato alcune settimane fa dal gruppo del Piceno di "Rifare l'Italia, Rinnovare il PD".
In questa fase il rinnovamento va concretizzato con fatti e regole precise al fine di garantire un'azione di credibilità al cospetto dei militanti, degli iscritti e dei cittadini che vogliono potersi ritrovare compiutamente nelle idee e nei valori del Partito Democratico, unica opportunità di riscossa per l'Italia.
Quello che chiedo ai nostri giovani amministratori e dirigenti è di trovare ancora più forza per farsi avanti. Come dice il nostro Segretario oggi «Per promettere un cambiamento non da chiacchiere, ma da realizzare con esperienza e determinazione».
Per quanto mi riguarda, farò il possibile per favorire l'affermazione di questa nuova ondata di giovani amministratori preparati e desiderosi di fare il bene del loro territorio.
Non c'è più tempo per attendere: in questi giorni che ci separano dal ballottaggio chiedo a loro di parlare al territorio, alla città e di "metterci la faccia" per dimostrare che ci sono nuovi amministratori in grado di attuare anche qui le idee concrete proposte da Bersani.
E' ora che queste donne e questi uomini si affaccino alla vita politica: se è vero che le idee camminano sulle gambe delle persone, è altrettanto vero che persone nuove hanno energia ed entusiasmo indispensabili per portare avanti nuove idee.
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28/11/2012
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