L'11 dicembre presso la sezione di San Benedetto del Tronto si è riunita l’assemblea provinciale degli iscritti al Nuovo Psi della provincia di Ascoli Piceno al fine di esaminare l’attuale situazione politica in generale, ponendo una particolare attenzione alla grave crisi che sta attraversando il Pdl e, in generale, tutta l’area liberale e riformista alla quale appartiene anche il Partito.

L’assemblea ha nominato come segretario verbalizzante il segretario cittadino Emmanuel Spagnolini. Per iniziare, il presidente della commissione garanzia ha proceduto al tesseramento per il 2012. Il dibattito è stato aperto da una relazione del Segretario provinciale, Mario Mongelli, il quale ha espresso una fortissima preoccupazione per la grave situazione di disagio economico e sociale, nella quale versa la maggioranza delle famiglie e delle piccole aziende italiane, che risultano soffocate dalla micidiale miscela della stretta fiscale e creditizia, del crollo dei consumi e della produzione e, soprattutto, della conseguente disoccupazione, che ha toccato livelli da record.

Nel corso della discussione sono emerse ulteriori sottolineature sui rischi che corre il sistema industriale italiano, sottoposto a pesanti attacchi non solo da parte della speculazione internazionale ma anche da settori non responsabili dello Stato. Ed è per questo motivo che il Nuovo Psi plaude alla decisione del Pdl di togliere la fiducia a Mario Monti che dei 3 obiettivi , il rigore, l’equità e la crescita, che aveva sbandierato, ha solo raggiunto il primo affamando la parte più debole del Popolo italiano per fare l’interesse delle Banche.

A seguire, l’assemblea prende in esame la situazione politica creatasi dopo gli ultimi eventi e gli assetti che si andranno a determinare nel futuro. I componenti dell’assemblea provinciale socialista ritengono che nel Pdl, comunque vada, sia indispensabile procedere ad un radicale rinnovamento nei metodi di selezione della classe dirigente e delle rappresentanze parlamentari. Se tale esigenza è sentita in tutta Italia, lo è ancora di più nelle Marche e a livello locale. Anche in considerazione del fatto che non si terranno più le primarie per la scelta del candidato premier, i riformisti liberali della provincia di Ascoli Piceno chiedono che, se o nella misura in cui non sarà introdotto nel nostro sistema elettorale il metodo delle preferenze, si proceda con consultazioni libere e democratiche per la composizione delle liste elettorali della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica in vista delle prossime elezioni.

Qualunque sarà il nome della principale formazione dell’area moderata e riformista, il iscritti al Nuovo Psi sanno che questa avrà bisogno di recuperare molto del consenso perduto in questi ultimi mesi. Uno dei modi per recuperare consenso consiste nel restituire ai cittadini il potere di scegliere e, quindi, successivamente, di controllare i propri rappresentanti Il dibattito prosegue con l’esame della politica e della situazione amministrativa comunale di San Benedetto del Tronto dove, a fronte di una Amministrazione fallimentare, litigiosa e incapace, la Città assiste in silenzio.

"E’ una amministrazione capace solo di annunci per illudere i cittadini e per nascondere la realtà dei fatti. Nessun atto amministrativo, rivolto alla risoluzione dei tanti problemi che la Città reclama, è andato in porto. L’elenco dei fallimenti, nella indifferenza generale, è lungo. Dal punto di vista culturale c’è un deserto. San Benedetto sta vivendo il periodo più oscuro della sua storia con il peggiore Sindaco che abbia mai avuto. - dichiarano i membri del partito - L’Amministrazione è divisa su tutto. E’ il periodo in cui non si è prodotta alcuna opera pubblica. Sono andate avanti solo le speculazioni private. La città vive nell’incuria. Occorre che il senso critico e propositivo delle Forze di opposizione in Consiglio comunale, che per loro scelta si è volatilizzato, si risvegli. La Città, tenuta all’oscuro della verità, non più abituata al contraddittorio, sembra assuefatta alle decisioni prese unilateralmente dalla Maggioranza. Questo consenso remissivo dei cittadini accade quando predominano nell’animo umano il fabbisogno personale e lo spirito di sopravvivenza, in un momento di crisi economica come è quella che si sta vivendo. Quindi un appello accorato affinché l’Opposizione ritorni unita a svolgere il suo compito, in modo più incisivo, in tutte le sedi e in tutti gli organismi istituzionali".