Una nota di Francesco Neroni, segretario generale Fp Cgil in merito ai rischi che corre Piceno Consind, il consorzio di sviluppo industriale delle valli del Tronto, dell'Aso e del Tesino.

Le gravi irresponsabilità dei Sindaci (tranne Grottammare e San Benedetto che hanno mostrato sensibilità a discutere, trovare soluzioni) la totale mancanza di attenzione, sta pregiudicando il futuro del Consorzio, mettendo a rischio, i bilanci delle amministrazioni degli enti e i suoi dipendenti.
A due anni dalla rielezione degli organi di gestione, nonostante gli innumerevoli sforzi del presidente Luigi Merli, per quanto riguarda i dipendenti siamo ancora all'anno zero, senza certezze e prospettive di lavoro.

Abbiamo tentato di interloquire più volte con i componenti del consiglio di amministrazione, registrando indifferenza, disinteresse e disprezzo, sia per le sorti del Consorzio, che per i dipendenti che vi operano, addirittura cercando di far ricadere su di loro le responsabilità del dissesto.

Nemmeno di fronte ad una crisi economica, come quella che sta vivendo il nostro territorio, i sindaci riuniti in un unico ente, trovano il tempo per aprire una discussione sull'ente stesso nel sul suo rilancio in una funzione in parte anche diversa da quella fino ad oggi praticata.

Le sciagurate gestioni degli anni passati, culminate con il commissariamento, hanno portato la struttura sull'orlo del fallimento.

La Cgil ha tentano più volte a coinvolgere i Sindaci delle ripercussioni economiche sui Comuni, già messi a dura prova, non solo per i dipendenti ma soprattutto per il territorio il quale si sta spegnendo dal punto di vista lavorativo; anche Regione Marche sorda ad ogni richiesta di incontro.