Caso Corte dei Conti - Prg, Narcisi: "Amministrazione bugiarda e non affidabile"
San Benedetto del Tronto | "Il risultato è che il PRG non c'è, non si è fatto niente, la città è ferma, nonostante l'incarico esterno e la vicenda della sentenza della Corte dei Conti ha umiliato la Città di San Benedetto" è l'accusa del coordinatore del Nuovo Psi
Mario Narcisi
In riferimento alla bufera scaturita dopo le gravi condanne di prima istanza al sindaco Gaspari da parte della Corte dei Conti sul caso PRG e sull'incarico esterno conferito alla architetto Luigina Zazio e in relazione al documento unitario di appoggio al numero uno di Viale de Gaperi delle forze politiche della vecchia maggioranza con il quale si dichiara che tale decisione era stata condivisa da tutti interviene il coordinatore locale del Nuovo Psi, Mario Narcisi.
"Tale tesi non è assolutamente vera e non corrisponde ai fatti, ai documenti e ai verbali prodotti a suo tempo nelle riunioni interpartitiche e pubblicamente in Consiglio comunale - è l'accusa di Narcisi - Penso che tutti ricordino lo scontro, in Maggioranza, sul Piano Regolatore commissionato dall'Amministrazione di centrodestra del Sindaco Martinelli e redatto dall'arch. Bellagamba. L'ordine del PD sul PRG era di tenere una assoluta discontinuità con il passato e quindi il PRG di Bellagamba non doveva essere neanche nominato. Addirittura fu epurato dalle Primarie l'ing. Benigni che aveva osato dare un giudizio positivo sull'elaborato di Bellagamba".
"Viceversa per il PSI era urgente e indispensabile dotare la Città di un PRG anche utilizzando quello predisposto da Bellagamba modificato nelle parti non condivise, tanto più che era già stato pagato tanti soldi - aggiunge l'esponente del Nuovo Psi - Come tutti sanno, al primo punto, del programma elettorale del 2006, fu posto il PRG e tutti sanno come è andato a finire. E' storia recente. Vi ricordate quando mostravo in Consiglio Comunale la locandina de "Il Messaggero"?".
Narcisi il 31 dicembre 2009 scriveva: "Voglio ricordare al Sindaco che quando si prendono degli impegni di programma elettorale questi vanno rispettati sia nei confronti della cittadinanza sia nei confronti dei patners di governo. Mi riferisco essenzialmente all'approvazione del Piano Regolatore Generale, questo fantasma che stranamente compare di giorno ma sparisce di notte".
"L'11 febbraio compariva la locandina con le seguenti parole ( GASPARI: " E' ORA DI FARE IL PRG" ) e ciò avveniva all'indomani dell'annuncio dell'abbandono del PRG, dato nella riunione di Maggioranza della sera prima. Mi pare di ricordare Penelope che di notte disfaceva ciò che di giorno faceva vedere che costruiva - prosegue - Il PGR è il primo elemento che detta le norme di sviluppo organico della città ed è preordinato al rispetto degli interessi della cittadinanza ad impedire, favoritismi, clientele, obbrobri e cementificazioni senza controllo.
Ma a San Benedetto il PGR non viene coltivato, seguito, insomma non viene voluto."
Tanto è vero che, come si legge nella sentenza della Corte dei Conti "...il Sindaco Gaspari ha affidato all'architetto Zazio incarichi di consulenza per attività già svolte gravando il Comune di una spesa del tutto ingiustificata. A tutt'oggi - giova ricordare - il Comune di San Benedetto del Tronto è sprovvisto del nuovo PRG ".
"Tanto più che lo stesso Sindaco Gaspari ha confermato anche alla Corte dei Conti che intendeva avvalersi del lavoro svolto dal prof. Bellagamba.
In definitiva delle due l'una: o il Sindaco intendeva procedere all'approvazione del PRG sulla scorta del lavoro del prof. Bellagamba ( e il lavoro era già fatto ) ovvero voleva approvarne uno diverso affidando l'incarico alla Zazio. Ma in realtà non ha fatto né l'uno né l'altro. Ha voluto perdere tempo, spendere soldi, probabilmente per dare seguito ai suoi tanto amati "accordi di programma".
Ma io penso che la Città sia di tutti i cittadini e che io debba battermi per coloro che vi abitano e non per i pochi che la vogliono possedere o sfruttare a loro piacimento".
"Si faceva finta di volere il PRG, perché, con esso presente, non si potevano fare più gli accordi di programma. Tanto è vero che, con facile profezia, scrivevamo il l'8 dicembre 2010 sul Palazzo dei Veleni: " Oggi assistiamo, invece, a una situazione paradossale! Il Comune fa da mediatore tra la Fondazione e alcuni costruttori locali. Usa la Fondazione come un Cavallo di Troia per reintrodurre i PRUST. Sarà forse per questo motivo che il sig. Gaspari non ha voluto il PRG !!! Addirittura dichiara che comunque si andrà avanti con l'Accordo di programma con i privati anche se la Grande Opera non dovesse farsi. Cari signori, in gioco ci sono le realizzazioni di oltre 1000 appartamenti."
"Oggi, alla luce delle dichiarazioni di solidarietà nei confronti del Sindaco, lette in questi giorni, per qualcuno è imbarazzante ricordare alla Città le 5000 firme raccolte contro la cementificazione.
Ora ci aspetta la torre al Ballarin".
"Purtroppo la strada inconcludente scelta da Gaspari ha portato San Benedetto del Tronto allo stato attuale e la sentenza della Corte dei Conti da ragione a quanto da me suggerito a suo tempo in Consiglio Comunale quando affermai che era più conveniente inviare un Tecnico dell'Ufficio urbanistico ad aggiornarsi sulla VAS presso un'altra struttura comunale, così da arricchire la preparazione del proprio personale dipendente (del Comune), piuttosto che dare un incarico professionale esterno. Non fui ascoltato e grande fu il disappunto e la indignazione del sottoscritto quando appresi che l'incarico era stato affidato alla Zazio".
"La giustificazione che ora il Sindaco dà alla Stampa sostenendo che : "Il Prg di Bellagamba non fu adottato dal Consiglio perché il Sindaco Martinelli si dimise e non sappiamo se avrebbe ottenuto il parere di legittimità dall'Ufficio di Piano", è contraddittorio rispetto a quanto affermato dallo stesso nel giudizio svolto dinanzi alla Corte dei Conti.
Noi diciamo che una Amministrazione ha, prima di tutto, il dovere di salvaguardare i soldi della comunità cittadina e fare di tutto per farli fruttare in opere utili e non gettarli al vento. Questo è sperpero di denaro pubblico. Ma ripeto, la verità è che da parte del PD c'era l'ordine di dare assoluta discontinuità con il passato, infischiandosene del bene comune".
"A coloro che ora si affannano a giustificare l'inconcludenza dell'azione amministrativa di Gaspari sostenendo che era un azzardo fare il PRG della Città in assenza di una Legge Regionale che guidasse i singoli Comuni per la redazione del P.R.G., rispondiamo che la Città di Jesi l'ha fatto e, fino a prova contraria, fa parte della stessa nostra Regione".
"Ora apprendiamo che il Sindaco Gaspari, colpito dal sacro furore, si lancia per il 2013 in un programma rinnovato di eventi e opere pubbliche per il rilancio della Città e non lo impensierisce di non avere più il consenso unanime della sua parte politica. Che problema c'è?. Per due che potrebbero dissentire o se ne vanno ci sono sempre due che possono entrare. Per Gaspari, pari sono. Un grande uomo di princìpi non si crea alcun problema. Staremo per assistere a un film già visto. Alla fine di tutti i discorsi, il risultato è che il PRG non c'è, non si è fatto niente, la città è ferma, nonostante l'incarico esterno e la vicenda della sentenza della Corte dei Conti ha umiliato la Città di San Benedetto del Tronto. Il Sindaco Martinelli si dimise per molto meno."
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16/01/2013
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