Per quanto riguarda l'IMU sulla prima casa, il Comune di AP, a fronte di 15.324 contribuenti, incassa 1.800.000 euro; il Comune di S.B.T., a fronte di 14.825 contribuenti, incassa 2.700.000 euro. 

Questo significa che il Comune di SBT, differentemente da quanto vuole fare apparire all'opinione pubblica, ha scarsa attenzione verso la propria popolazione e il sociale, di cui si riempie la bocca.

Ben diversa è stata la sensibilità e l'atteggiamento del Comune di AP verso i propri abitanti.
Infatti il Sindaco Castelli, per venire incontro alla grave difficoltà economica dei suoi concittadini, in questo momento di recessione nazionale, in accordo con i Sindacati, ha rimodulato una diminuzione dell'aliquota IMU per la prima casa prevedendo nel Bilancio Comunale una esenzione della stessa per i pensionati a basso reddito, e in generale, una riduzione della aliquota ordinaria IMU dell' 1% rispetto al nostro Comune, mantenendo inalterati i servizi.

A San Benedetto del Tronto, invece, si gioisce per il lauto incasso dell'IMU che è andato oltre le previsioni e si annuncia con enfasi che il "sociale ", nel Bilancio di crisi del 2013, "non si tocca".

Una domanda nasce spontanea a un Comune di così alta sensibilità verso il sociale !!!!
Perché invece di salvaguardare "il sociale" ora, dopo la riscossione, non ha previsto prima, al momento di decidere le aliquote, di fare pagare meno l'IMU per la prima casa?
Così facendo, prendere provvedimenti dopo, a babbo morto, non rasserena l'animo dei Sambenedettesi sulle vere intenzioni del Comune di tagliare le spese superflue come si evince dal previsto Bilancio 2013, dove predominano sempre le spese improduttive a discapito degli investimenti.

Dire di occuparsi solo del "sociale", ora, è solo una furbata.
Questa non è la spendine review di San Benedetto del Tronto. Sono solo lacrime di coccodrillo.

*Coordinatore del Nuovo PSI