Con l'assemblea svoltasi ieri sera, presso la sede Confcommercio di San Benedetto è iniziata la protesta degli edicolanti Piceni che culminerà nella chiusura delle edicole prevista per il 24, 25 e 26 febbraio, in adesione alla manifestazione di protesta nazionale indetta dallo Snag-Confcommercio, di concerto con le altre Organizzazioni di settore, per richiamare l'attenzione sullo stato di profonda crisi in cui versa la categoria.

E così dopo l'incontro degli esercenti sanbenedettesi, presieduto da Ennio Di Silvestro sarà la volta domani sera, giovedì 21 febbraio, degli edicolanti di Ascoli Piceno e zone limitrofe, convocati presso la sede della stessa Confcommercio per le ore 21.00 dal presidente Enzo Lori.

La crisi in atto, incentivata sia dalla prolungata assenza di regole certe, richieste con forza e ripetutamente dalle organizzazioni sindacali al Governo ed alla Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), sia dalla mancata riforma dell'editoria, promessa dai diversi governi di cui molto si è discusso senza approdare a soluzioni concrete e dalla mancata apertura del confronto per il rinnovo dell'accordo nazionale sulla vendita dei giornali quotidiani e dei periodici, pone in seria difficoltà l'operatività è l'esistenza stessa delle edicole.

Il silenzio del Governo della Fieg è divenuto intollerabile a fronte di 30.000 posti di lavoro che rischiano di sparire nei prossimi mesi, aggiungendosi agli oltre 20.000 posti di lavoro persi in Italia negli ultimi anni, per la chiusura di 10.000 edicole. Sono questi dati alquanto allarmanti che mettono in risalto lo stato di assoluto pericolo in cui versa non solo la categoria degli edicolanti ma il diritto costituzionalmente garantito al pluralismo dell'informazione.