L'Approfondimatto. Nessuna rivoluzione: quello degli italiani è un voto mistico
Roma | Eppure ha tutta l’aria di essere una gran porcata
di Gaetano Buompane
Papa Benedetto XVI
Sarà questo vuoto spirituale dovuto alle dimissioni del santo Padre, saranno le preoccupazioni dei fedeli a cui arrivano voci sempre più insistenti di scandali e giochi di potere all'interno della curia, fatto sta che dal risultato elettorale giunge un messaggio chiarissimo di carità cristiana e un desiderio quasi mistico di beatitudine eterna. "Molti dei primi saranno ultimi e gli ultimi i primi", si legge nel Vangelo secondo Matteo (Renzi). E difatti chi è arrivato primo ha perso e chi ha perso è arrivato primo.
Gli italiani, smarriti e impauriti, hanno deciso di non far vincere nessuno, si sono rimessi alla bontà divina e hanno lasciato a Napolitano il compito di sbrogliare la matassa e cercare di formare un governo serio e responsabile. Intanto però all'estero già si stanno scompisciando dalle risate solo a pensarci e pare che durante il viaggio in Germania il Presidente, punto nell'orgoglio patriottico, abbia perso il suo proverbiale aplomb. Qualcuno lo ha sentito più volte urlare "strunz, strunz" nei riguardi del candidato socialdemocratico alla cancelleria Peer Steinbrueck che si è detto inorridito per l'elezione di un clown e di uno col testosterone impazzito. La signora Clio, in una nota del Quirinale, si è affrettata a dire che il suo Giorgio stava solo facendo l'imitazione di Trapattoni ai tempi del Bayern Monaco.
Già, perché tra chi si è preso una bella bruciatura per la cocente sconfitta e chi si frega le mani pronto a dettar legge pur essendo in minoranza, ci sono anche quelli che nei miracoli ci hanno sempre creduto. Adesso che quello elettorale si è compiuto, possono riprendere a lavorare con più fiducia anche al nuovo miracolo italiano. "Noi siamo ancorati alle nostre battaglie e ai nostri temi", ricorda il segretario del Pdl Angelino Alfano, "meno tasse, più sviluppo, più occupazione". E infatti il povero Antonio Razzi, al centro delle polemiche perché preoccupato di non riuscire ad arrivare al pensionamento, non ha perso tempo e ha già fatto l'en plein. La nuova occupazione della poltrona al Senato gli ha assicurato un interessante sviluppo della pensione sul conto corrente. "Per quanto riguarda le tasse lui partiva avvantaggiato" si lamentano i colleghi di partito "è residente in Svizzera e quelle italiane non le pagava già di suo". Il primo miracolato della terza Repubblica.
Per i soliti comunisti miscredenti, invece, è semplicemente una gran porcata. Altro che miracoli, sembra proprio opera del diavolo. Ma loro lo dicono solo perché anche questa volta non sono riusciti a superare lo sbarramento. La legge elettorale dell'allora Ministro per le Riforme Roberto Calderoli non ha mai funzionato così bene, e si sa, la perfezione è opera di Dio.
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01/03/2013
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