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Luci e ombre (in pillole) in un tranquillo week end di amministrazione

San Benedetto del Tronto | L’appello di Gaspari ad alzare il livello del confronto in una città che “ha bisogno di tornare a sperare”.

di Martina Oddi

Il Sindaco si concede alla stampa per fare il punto della situazione amministrativa, ma il suo accorato richiamo alla politica nobile che non si perde dietro alle quisquilie banali del quotidiano premette una riflessione di fondo sull'andamento della apolitica nazionale, il senso del voto del 24 febbraio, il nuovo orizzonte che si profila per il PD e la speranza di un futuro migliore per la città, che deve ritornare a sperare. "In tempo di crisi, il nostro comune gode di ottima salute, con un indebitamento del 1,8%".

Work in progress, la città non si ferma. Se il patto di stabilità ha legato le mani alle amministrazioni impedendo con diversi vincoli di usare la liquidità per adempiere ai pagamenti, l'invito dell'ANCI - il sindacato dei comuni - a sforare il Patto non è sembrata a Gaspari una buona idea, a causa delle molteplici sanzioni a cui avrebbe esposto il Municipio, dal blocco dei trasferimenti e delle assunzioni, alla decurtazione delle indennità amministrative. "La tanto attesa deroga sarebbe una boccata d'aria per l'Italia".

Il piano del porto va avanti. Due sono le osservazioni - progetti per partecipare al bando ufficiale presentati dai portatori di interesse - avanzate dai privati relative all'area sdemanializzata contigua al porto. Fuori dal perimetro demaniale, le due osservazioni riguardano entrambe dei cambi di destinazione urbanistica. Altrettanto certa la possibilità di de localizzare la movida cittadina nella tranquilla area portuale, dove, a fronte di una scelta imprenditoriale, "gli esercenti non dovranno di certo fare i conti con le proteste dei residenti disturbati nel sonno".

L'urbanistica, ultima frontiera. Il piano triennale opere pubbliche è in cerca di fondi. Il Project di finanziamento del parcheggio interrato in Piazza San Giovanni Battista - concepito in modo da salvaguardare la piazza - ha bisogno, per essere tenuto in equilibrio, di essere combinato con il parcheggio di Piazza Caduti del Mare (entrambi a strisce blu). Il Tar per ora ha bloccato la sospensiva relativa al distributore di viale dello Sport, con la cui cessione l'amministrazione confidava di coprire l'investimento per i parcheggi. Non si improvvisa, "il Piano Triennale Opere Pubbliche esiste - è stato approvato il 15/10/2012 - e va rispettato".

Il lungomare, priorità indiscussa. Si pensa a come "mettere a punto il leasing in costruendo che dovrebbe finanziarlo".

Cardiologia non chiuderà. "Il reparto conserverà il primario e non sarà trasformato in ambulatorio".

Il PD dilaniato. La crisi interna del partito sambenedettese è affidata all'organo di Garanzia al quale il "re nudo, che nudo non è" ha chiesto, a mezzo lettera, di farsi carico del dissenso dei due consiglieri in rotta, la ex Capogruppo Emili e Pezzuoli, senza autoritarismi e nel pieno rispetto della vocazione maggioritaria di ogni democrazia. La maggioranza decide, ma l'ispirazione all'apertura e al confronto sono il seme del rinnovamento, necessario, di cui il Paese grida a gran voce di avere bisogno. "Nel PD prevale la logica di anteporre i bisogni del Paese a quelli del partito e questi all'interesse personale, logica che ha determinato l'accantonamento dei predestinati Franceschini e Finocchiaro, nel segno del nuovo che avanza. E nel segno dell'unità, perché non accada ciò che si è verificato nel 2001, quando a causa delle divisioni il centrosinistra ha perso il governo della città".

Il senso del voto. La crisi della politica tradizionale è evidente nella sfiducia che le hanno manifestato i giovani in occasione delle ultime politiche. Gli under 25, che hanno votato solo per la Camera, hanno premiato Grillo con il 55% di preferenze; a seguire il PdL con il 16,2%, Monti con il 16%; Rivoluzione Civile segna il 2,8% e solo ultimo il PD riscuote un misero 2,6%. Dati validi per la nostra città, proiezione dell'andamento nazionale. "un dato su cui riflettere a da cui ripartire".

La Chiesa di Papa Francesco. Un'elezione che ha placato ogni dissenso, ha emozionato i fedeli e ha riempito i notiziari e i salotti della tv. Un papa che piace a tutti, "una dimostrazione del perché la Chiesa domina il mondo da duemila anni".

 

16/03/2013





        
  



4+3=
Giovanni Gaspari

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