Affermare che la Giunta, come qualcuno dice, non ha avuto modo di vedere le fotografie, (ma è noto che un progetto esecutivo dei lavori deve sempre essere depositato presso gli Uffici competenti e quindi facilmente consultabile da chiunque), ricevere i Comitati di Quartiere e dare loro giustificazioni imbarazzanti sulle strutture "sconosciute", dopo che si sono levate da ogni parte osservazioni legittime, è come assistere a uno spettacolo che inizia dalla fine. 

Qui non si discute sull'operazione fotovoltaico e dell'utilità nel suo complesso ma sul dove e come realizzarlo e ancor più sul modo di giustificarlo; come al solito, quando si viene preso con le mani nel sacco, a legittimazione del proprio operato, si adduce il successo elettorale ottenuto, che è più significante del consenso di un organismo quale il Comitato di Quartiere. Se si andasse a rivedere gli ultimi risultati elettorali, certe affermazioni farebbero riflettere!

E' proprio vero che ogni cosa viene presa, dal Primo cittadino, come "lesa maestà".
Si rimane veramente sbigottiti, increduli e rassegnati di fronte a delle promesse di modifiche delle strutture o di spostamenti che difficilmente saranno realizzabili per carichi di spesa e scadenze contrattuali.
Non è la prima volta che questa Amministrazione viene chiamata a giustificarsi per scarsa o nulla informativa.

Ancora una volta, con la questione delle mostruose pensiline fotovoltaiche, si fa beffa della buona fede dei cittadini sambenedettesi. Il ricorso sistematico alla poca trasparenza è la qualità che più ha caratterizzato l'andamento di questa Amministrazione. Basta ricordare, come esempio,alcune vicende che hanno riguardato la vita pubblica della Città come il problema del PRG, del ponte S.Giovanni, dello stoccaggio del gas a P.to d'Ascoli, dell'occupazione del suolo pubblico, ecc....

Per il Nuovo Psi la cosa più grave non è tanto l'aver venduto le piazze della Città per pochi baiocchi quanto l'aver deciso di piazzare le pensiline fotovoltaiche, ormai ribattezzate "ecomostri", come in via D'Annunzio, dove al posto dei pini , già sostituiti di recente con altre piante, si è fatto posto ai tralicci di acciaio. E'un caso?
Noi pensiamo che gli amministratori a cui stanno a cuore la Città e la considerazione dei cittadini si dovrebbero preoccupare di informarli e condividere con essi le scelte da prendere.
Evidentemente qualcuno pensa di essere arrivato al capolinea e non sente più il bisogno di servire la comunità. Questa sì che è " una anomalia" per la Città.
Il ripetersi di questi fatti negativi e le condanne pubbliche ultimamente ricevute hanno annullato nell'animo dei Cittadini l'orgoglio di sentirsi Sambenedettesi. San Benedetto del Tronto è stata ridotta a una situazione di Far West , a una città senza regole in mano a degli avventurieri, depredata dei beni più preziosi che i nostri padri accumularono e custodirono con tanti sacrifici.

Meno male che era stato istituito l'Assessore alla Trasparenza!!!.