C'era una volta la carta...
San Benedetto del Tronto | La necessità di evolversi attraverso l'informatica, ma l'odore della carta resta sempre nelle narici del vero lettore.
di Alice Galasso
libro
Il foglio, mezzo obsoleto e rudimentale, verrà presto soppiantato dal tablet, un "device" all'avanguardia in grado di stimolare la curiosità di ciascuno - anche dei più svogliati - per la gioia dei genitori. Sarà per noi un grande supporto: ci offrirà una maggiore disponibilità di contenuti; ci darà la possibilità di interagire; ci aiuterà a sviluppare ulteriormente la logica.
Le nostre schiene, inoltre, verranno liberate dall'enorme peso ora costituito dai libri, perciò godranno di maggiore salute.
I testi scolastici, infatti, se non completamente sostituiti da un dispositivo elettronico, dovranno essere accompagnati da CD roms o altri lettori di file digitali e ciò li alleggerirà molto.
Anche le foreste potranno finalmente "respirare", visto che ci sarà una sempre minore richiesta di materiale cartaceo.
In sintesi sarà un grande passo avanti, un risvolto positivo per il Paese. Ma la domanda che dobbiamo porci è questa: "Ha la scuola italiana i prerequisiti e i mezzi per effettuarlo?".
Occorre fermarsi un attimo e pensare alle priorità. Immaginiamo il forte contrasto che verrà a crearsi fra la trascuratezza delle strutture edilizie e i nuovissimi dispositivi tecnologici che vi saranno installati: il ritratto dell'ipocrisia.
Un computer purtroppo non può nascondere una finestra rotta, dei termosifoni malfunzionanti o una parete pericolante.
Leggendo il Decreto Crescita 2.0 (art. 179), si può notare come sia stato temerariamente intitolato "Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese". Perché un Paese cresca da qualsiasi lato, bisogna costruire delle solide basi altrimenti, come un edificio senza fondamenta, crolla. Prima di compiere questo passo, ad esempio, si sarebbe dovuto pensare all'incompetenza di molti professori nel campo dell'informatica - al punto di non saper nemmeno accendere un computer - e alla conseguente perdita di almeno quindici minuti di lezione per disguidi tecnici. Uno di questi è dovuto alla pessima qualità del servizio Wi-Fi che, sovraccaricato dall'utilizzo massiccio, rallenta notevolmente. Da quando il registro elettronico è entrato a sostituire quello cartaceo, il problema persiste ogni giorno.
Quali benefici ne possiamo trarre poi noi alunni? Nessuno, se il sistema non viene organizzato meglio.
Rivolgiamo dunque un ultimo saluto alla nostra cara vecchia compagna: la carta. Perderemo il gusto di sfiorarla, il piacere che ci dà il profumo della stampa, il fruscio delle pagine sfogliate. Ci ha accompagnati per secoli e non ci ha mai abbandonati, come una spugna ha assorbito i nostri pensieri e li ha fatti concreti.
Vale davvero la pena di rinunciarvi?
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03/04/2013
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