Banca dell'Adriatico Tennis Cup: la finale sarà Sousa-Martin
San Benedetto del Tronto | Niente da fare per gli italiani Fabbiano e Travaglia
di Lorenzo Picardi
Joao Sousa
La dura legge del ranking, che talvolta nel tennis subisce deroghe piacevoli e clamorose, ieri ha governato in modo indiscutibile le semifinali della Banca dell'Adriatico Tennis Cup di San Benedetto del Tronto. Infatti non c'è stato nulla da fare per Thomas Fabbiano contro Joao Sousa (testa di serie numero uno del torneo) e poco da fare per Stefano Travaglia contro Andrej Martin (testa di serie numero cinque). Rammarico comunque contenuto per i nostri due portacolori, entrambi protagonisti di uno splendido torneo: vincere anche ieri avrebbe significato giocare al livello di avversari posizionati intorno al numero 100-150 del mondo, traguardo per cui i due giocatori appaiono attrezzati, ma non ancora pronti. Il cammino insomma nel tennis non è mai facile e breve. Ieri fra l'altro era stata una giornata magnifica per il tennis azzurro che ha portato Fabio Fognini in finale al torneo Atp di Stoccarda e addirittura Sara Errani e Roberta Vinci, entrambe, in finale al torneo Wta di Palermo: un affare che sarà quindi di famiglia.
Insomma si attendeva un'ulteriore ciliegina da San Bendetto del Tronto, ma non si può avere tutto dalla vita. Joao Sousa ha regolato Thomas Fabbiano con un perentorio 6-1 6-3, in cui la differenza di ranking (n° 102 contro n° 254) si è tradotta in un'effettiva differenza di gioco. Soltanto sullo 0-5 del secondo set il giocatore pugliese, fino ad allora capace di mantenere un solo turno di servizio, è riuscito ad infilare tre games consecutivi, rendendo il passivo più accettabile. In realtà le geometrie e l'intensità del portoghese hanno scoraggiato Fabbiano precocemente, portandolo a tentare colpi rischiosi e definitivi. La disabitudine a giocare ad un livello così alto ha reso il divario ancora maggiore di quanto non fosse realmente. Il punteggio è comunque solo in parte veritiero, perché molti giochi sono stati intensamente combattuti e la durata del match è stata tutto sommato non breve, un'ora e diciassette minuti. Ottima settimana ed in generale ottimo momento per il nostro giocatore. Qualche interessante chance l'ha invece saputa costruirsi Stefano Travaglia (n° 425 Atp) contro lo slovacco Martin (n° 142 Atp). Come attesta il punteggio finale, 6-1 7-6 dopo un'ora e diciotto minuti di partita, anche in questo caso è stato il secondo set molto più combattuto del primo. Evidentemente affrontare un giocatore di un livello ancora non esplorato porta, nel corso del match, il giocatore meno esperto a salire gradatamente di livello. L'ascolano è stato molto vicino a vincere il secondo parziale, quando è risalito da 2-4 a 5-4 prima e 6-5 poi, arrivando a due punti dall'impresa. Poi nel tie-break decisivo la maggiore esperienza ed abitudine di Martin si è mostarta decisiva.
Travaglia, che raggiungerà lunedì una posizione migliore in classifica, intorno la 350^, ha mostrato grandi progressi tecnici e caratteriali dopo il disgraziato infortunio domestico di due anni fa. Troppo frettolosamente era stato dato per finito, quando invece proprio in simili occasioni i campioni trovano la forza non solo di riprendersi ma anche di progredire ulteriormente. Peccato solo che nel prossimo torneo challenger di Recanati un sorteggio beffardo metterà contro proprio i due italiani del momento, Quinzi e Travaglia, in un derby marchigiano fratricida e piuttosto prematuro per quel tabellone. In bocca al lupo ad entrambi, li troveremo presto molto più in alto delle attuali posizioni.
Stasera quindi gran finale tra Joao Sousa e Andrej Martin, prevista sul campo centrale del circolo tennis Maggioni alle 20.00. A seguire la finale del doppio ove lo stesso portoghese, in coppia con il nostro Alessandro Giannessi, affronterà la coppia francese Herbert-Texeira, tentando una prestigiosa accoppiata di titoli.
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14/07/2013
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