Le fasi della rapina furono molto concitate e violente. Il primo rapinatore entrava con passamontagna e pistola in pugno minacciava di morte il titolare che accennava ad una reazione ma veniva immobilizzato grazie all'intervento di un secondo rapinatore con passamontagna. Al titolare veniva poggiato un ginocchio sulla schiena e gli veniva puntata la pistola alla nuca. Successivamente veniva legato mani e piedi ed imbavagliato con del nastro adesivo. Dopo l'immobilizzazione della vittima i due malviventi si impossessavano del danaro e dei preziosi.

Questo Commissariato espletava le indagini che riuscivano a ricondurre ad uno dei due malviventi e precisamente ad Hoxha Ardian nato in Albania nel 1972, già evaso a seguito di permesso dal carcere di Sulmona.

Veniva spiccata ordinanza di custodia cautelare, nel maggio 2012, da parte del Gip Dott. Carlo Calvaresi su richiesta del Pm che aveva coordinato le indagini Dott. Umberto Monti, ma l'albanese nel frattempo si era reso irreperibile.

L'Hoxha, catturato della polizia greca grazie all'importante apporto del Servizio Cooperazione Internazionale adesso è stato estradato in Italia e rinchiuso nel carcere di Rebibbia e dovrà rispondere di rapina pluriaggravata in concorso, lesioni pluriaggravate in concorso e sequestro di persona aggravato in concorso.