Il MIC ospita, dal 14 agosto al 15 settembre, “La Storia di Andrea”.
Grottammare | “La Storia di Andrea”, mostra che parla di come vivere la vita, nonostante la malattia.
La storia di Andrea
La Mostra è patrocinata dalla Provincia di Ascoli Piceno, dalla ASUR4 e dal Comune di Grottammare il cui primo cittadino, Enrico Piergallini, si è così espresso sull'importanza dell'evento, affermando che il valore della mostra non si limita al pregio artistico delle opere esposte, ma assume un significato più alto e profondo, che pertiene alla morale e all'etica dell'individuo, proponendo al pubblico il racconto dell'intensa vita e della serena malattia di Andrea Besana, un artista che ha saputo affrontare con forza e ironia la sua personale battaglia contro il cancro, non chiudendosi in se stesso ma ragionando sulla sua vicenda come un aspetto singolare di una più complessa e pervasiva malattia che contamina il mondo, contro la quale tutti gli uomini devono armarsi.
In Italia, ogni anno si stimano 250.000 casi di cancro al polmone, il killer di Andrea: Il fumo di sigaretta è oggi ritenuto il fattore causale più importante del tumore polmonare. È stato dimostrato che un uomo dell'età di 35 anni, che fuma 25 o più sigarette al giorno, ha un rischio di morire di cancro del polmone prima dei 75 anni pari al 13 per cento.
Ma Andrea Besana ha voluto reagire: un anno e mezzo dopo aver scoperto il male che lo stava avvinghiando, nel 2010, oltre a curare se stesso ha iniziato a curare gli altri: innanzitutto Michaela, sua moglie, poi i suoi amici, dando loro entusiasmo, coraggio. Ha iniziato a pensare ad una mostra che fosse la descrizione di quel che era la sua vita ma, soprattutto, di quello che dev'essere la vita per tutti: la continua esaltazione del presente.
La mostra itinerante "La Storia di Andrea" (i cui contenuti fotografici sono stati interamente curati dal fotografo Dino Cappelletti di Foto Studio Immagine) è stata progettata da Andrea Besana in più sezioni: la prima sezione, STORIA, introduce al tema della malattia attraverso il parallelo tra le immagini di Andrea, nelle varie fasi della sua vita e i titoli dei quotidiani nazionali sui più importanti disastri ambientali italiani ed internazionali. Andrea credeva, in cuor suo, che un'intera generazione fosse stata avvelenata dalle nefandezze umane ai danni dell'ecosistema.
La malattia di Andrea è protagonista delle sezioni ART-WORK e TACS & BUGS in maniera creativa. E mi ricordo di quel sondaggio..."cosa cancellereste dalla vostra vita?" Io risposi "sai benissimo cosa cancellerei, ma forse qualcuno mi ha dato l'incarico di sperimentare e sollevare l'animo di chi sta come me".
È questa una sezione di sperimentazione artistica, in cui si possono osservare dei piccoli insetti, oggetti realizzati a mano da Andrea con materiali elettronici e poi osservarli di nuovo, mentre tentano di farsi strada nel suo corpo: una rappresentazione simbolica e vivida grazie al contributo di Jane Conner-Ziser, capace di fondere le immagini dei manufatti con le TAC effettuate in ospedale.
Il racconto della giornata-tipo di Andrea ( con immagini carpite dall'amico fotografo Dino Cappelletti) è un susseguirsi di istantanee in sezione ONCOLOGIA dedicata a come si vivono le varie fasi della visita oncologica, dal controllo all'incontro con la psicologa passando per i momenti, preziosi, di socializzazione in attesa della somministrazione della terapia. Un racconto per immagini di vita vera, perché come diceva Andrea, scherzando sul fatto che qualcuno gli chiedesse se il cancro ai polmoni fosse infettivo, nel reparto di oncologia si va per vivere, non per morire. E' un posto di vita, non di morte e anche se c'è chi perde i capelli e chi ha la pancia gonfia, siamo tutti persone che affrontano questi disagi per vivere.
La rassegna è corredata da filmati legati a quel che Andrea pensava ed alle cose che lui amava: l'idea della medicina che, come una goccia, lenisse pian piano la malattia, la libertà che sperimentava correndo in moto, i piaceri della vita a cui non ha mai voluto rinunciare.
Nel clima di apertura e condivisione del percorso di vita e della progettazione artistica della mostra, Andrea e sua moglie Michaela hanno interagito con diversi artisti di fama internazionale (Jane Conner-Ziser, Peter De Boer, Angelo Maria Ricci, Francesco Colella, Armando Fanelli, Bruno Benatti, Maicol & Mirco, Bert Feddema, Henk Jan Kamerbeek, Maz Mashru) i quali hanno voluto interpretare, liberamente, il loro concetto di "malattia" per rendere omaggio a chi aveva avuto il coraggio di sfidare il suo male attraverso la sua grandezza di spirito: tutte le opere sono esposte nella sezione ART-TRIBUTI.
La mostra sarà inaugurata il 14 agosto alle 18.30 e si potrà visitare ad agosto, da martedì a venerdì dalle 21.30 alle 23.30 mentre a settembre gli orari saranno dalle 16.00 alle 20.00 sabato, domenica e festivi.
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14/08/2013
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