I fatti risalgono esattamente a 8 anni fa. Era esattamente il 16 ottobre del 2005 quando in Ascoli si giocava la partita Ascoli-Sampdoria. Fu prorpio durante l'incontro che Ambretta Piergiovanni - tifosa sampdoriana - venne ferita gravemente al volto e ad un occhio da un razzo nautico sparato da due ultras ascolani.

La donna oggi ha raggiunto Ascoli per protestato contro la lentezza della giustizia italiana e ha avuto anche modo di incontrare sia il sindaco Guido Castelli che il presidente del Tribunale Fulvio Uccella. Incontri che non le hanno evidentemente dato molte speranze visto che ha dichiarato di tornare a casa ancor più amareggiata di quando ne era partita.

"Il presidente Uccella è stato molto cortese" ha dichiarato la donna "ma non ha potuto dirmi di più che avere pazienza, perché i tempi del mio processo ricalcano quelli del settore civile. Per me sono tempi lenti e la colpa è anche del consulente tecnico nominato dal Tribunale. Doveva consegnare la perizia entro 120 giorni, l'ha depositata dopo due anni. Non è giusto che io non sia stata ancora risarcita. Quel razzo non me lo sono tirato addosso da sola eppure ne patisco ancora le conseguenze, e non ho ottenuto la giustizia alla quale ho diritto".

La causa di risarcimento infatti è ancora in corso e la prossima udienza è fissata addirittura per il maggio 2015. Mancano ancora 19 mesi e a quel punto saranno passati quasi dieci anni dal misfatto.