“Come il vento”, girato al Carcere di Monteacuto, sarà al Festival Internazionale del Film di Roma
Ancona | Il film di Marco Simon Puccioni, sostenuto tra gli altri dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia – Marche Film Commission, è liberamente ispirato alla vita di Armida Miserere, la prima donna direttore di carcere morta suicida dieci anni fa.
Valeria Golino in una scena di "Come il vento"
Come si ricorderà, la pellicola, liberamente ispirata alla vita di Armida Miserere, morta esattamente dieci anni fa e una delle prime donne direttori di carcere, chiamata durante la sua carriera a dirigere i penitenziari più "caldi" d'Italia a contatto con i peggiori criminali, terroristi e mafiosi, è stata girata nella Casa circondariale di Monteacuto di Ancona e in alcuni scenari naturali come la Riserva del Conero, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo che sono diventati set cinematografici per circa una settimana.
Nel cast Valeria Golino, la protagonista, insieme a Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli, Marcello Mazzarella, Salvio Simeoli, Francesco Acquaroli, Rosa Pianeta, Domenico Balsamo, Vanni Bramati, Vanni Fois, Enrico Silvestrin, Pascal Zullino, Alex Pascolila con la Produzione italo-francese Rai Cinema, INTELFILM SRL, Red Carpet srl, Revolver srl, Les Films du Present.
Un progetto filmico di particolare impegno civile e sociale, che racconta pur in un ambiente duro come il carcere, di amore ma anche di coraggio di una donna condannata dalla tragica perdita del suo compagno, a vivere una vita al limite, in cerca, fino alla fine, di giustizia e solidarietà nel sistema penitenziario.
Nelle riprese marchigiane la lavorazione del film è stata caratterizzata da una fortunata e virtuosa alleanza attorno al progetto tra soggetti pubblici e privati che hanno sostenuto a vario titolo il film. A cominciare dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia - Marche Film Commission, la Direzione del Carcere di Monteacuto ( Santa Lebboroni che ha tra l'altro conosciuto personalmente Armida Miserere e messo a disposizione i locali), la Polizia Penitenziaria e un gruppo di cooperative sociali che hanno contribuito come sponsor e prestato la loro opera o produzioni: AMA AQUILONE, COOSS MARCHE, I. R. S. L'AURORA, L'IMPREVISTO, LA SPERANZA, LABIRINTO coordinate dal sociologo Marco Nocchi. Si è trattato del primo coinvolgimento nelle Marche di cooperative sociali in una produzione cinematografica volta di sei cooperative sociali che operano su tutto il territorio marchigiano a sottolineare l'impegno per la diffusione dei temi in materia di diritti e giustizia sociale."
|
23/10/2013
Altri articoli di...
Cultura e Spettacolo
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
53 anni di Macerata Jazz (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)
Ascoli Piceno
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
800.000 euro per le scuole (segue)
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
Il recupero della memoria collettiva (segue)
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
Le strade musicali dell'Ebraismo nel compendio cinematografico di David Krakauer
Quando il giornalismo diventa ClickBaiting
Kevin Gjergji