Cerca
Notizie locali
Rubriche
Servizi

“Come il vento”, girato al Carcere di Monteacuto, sarà al Festival Internazionale del Film di Roma

Ancona | Il film di Marco Simon Puccioni, sostenuto tra gli altri dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia – Marche Film Commission, è liberamente ispirato alla vita di Armida Miserere, la prima donna direttore di carcere morta suicida dieci anni fa.

Valeria Golino in una scena di "Come il vento"

Il film "Come il vento ", di Marco Simon Puccioni, girato nelle Marche nel dicembre scorso, arriva al Festival Internazionale del Film di Roma (8 -17 Novembre) per essere presentato in anteprima mondiale fuori concorso.
Come si ricorderà, la pellicola, liberamente ispirata alla vita di Armida Miserere, morta esattamente dieci anni fa e una delle prime donne direttori di carcere, chiamata durante la sua carriera a dirigere i penitenziari più "caldi" d'Italia a contatto con i peggiori criminali, terroristi e mafiosi, è stata girata nella Casa circondariale di Monteacuto di Ancona e in alcuni scenari naturali come la Riserva del Conero, la Riserva Naturale Statale Gola del Furlo che sono diventati set cinematografici per circa una settimana.

Nel cast Valeria Golino, la protagonista, insieme a Filippo Timi, Francesco Scianna, Chiara Caselli, Marcello Mazzarella, Salvio Simeoli, Francesco Acquaroli, Rosa Pianeta, Domenico Balsamo, Vanni Bramati, Vanni Fois, Enrico Silvestrin, Pascal Zullino, Alex Pascolila con la Produzione italo-francese Rai Cinema, INTELFILM SRLRed Carpet srlRevolver srlLes Films du Present.

Un progetto filmico di particolare impegno civile e sociale, che racconta pur in un ambiente duro come il carcere, di amore ma anche di coraggio di una donna condannata dalla tragica perdita del suo compagno, a vivere una vita al limite, in cerca, fino alla fine, di giustizia e solidarietà nel sistema penitenziario.

Nelle riprese marchigiane la lavorazione del film è stata caratterizzata da una fortunata e virtuosa alleanza attorno al progetto tra soggetti pubblici e privati che hanno sostenuto a vario titolo il film. A cominciare dalla Fondazione Marche Cinema Multimedia - Marche Film Commission, la Direzione del Carcere di Monteacuto ( Santa Lebboroni che ha tra l'altro conosciuto personalmente Armida Miserere e messo a disposizione i locali), la Polizia Penitenziaria e un gruppo di cooperative sociali che hanno contribuito come sponsor e prestato la loro opera o produzioni: AMA AQUILONECOOSS MARCHEI. R. S. L'AURORAL'IMPREVISTOLA SPERANZALABIRINTO coordinate dal sociologo Marco Nocchi. Si è trattato del primo coinvolgimento nelle Marche di cooperative sociali in una produzione cinematografica volta di sei cooperative sociali che operano su tutto il territorio marchigiano a sottolineare l'impegno per la diffusione dei temi in materia di diritti e giustizia sociale."

23/10/2013





        
  



1+5=
Il carcere di Monteacuto durante le repirese del film
Il carcere di Monteacuto
Valeria Golino in una scena di "Come il vento"

Altri articoli di...

Cultura e Spettacolo

31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
27/10/2022
TEDxFermo sorprende a FermHamente (segue)
27/10/2022
53 anni di Macerata Jazz (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
23/10/2022
A RisorgiMarche il Premio "Cultura in Verde" (segue)
22/10/2022
Porto San Giorgio torna a gareggiare al Palio dei Comuni (segue)
20/10/2022
La Nuova Barberia Carloni apre un tris di spettacoli (segue)

Ascoli Piceno

16/11/2022
Project Work Gabrielli, i vincitori (segue)
15/11/2022
800.000 euro per le scuole (segue)
14/11/2022
Tre milioni di persone soffrono di disturbi dell’alimentazione e della nutrizione (segue)
31/10/2022
Il Belvedere dedicato a Don Giuseppe Caselli (segue)
28/10/2022
Zero Sprechi, al via un progetto per la lotta agli sprechi alimentari (segue)
26/10/2022
Il recupero della memoria collettiva (segue)
26/10/2022
Giostra della Quintana di Ascoli Piceno (segue)
26/10/2022
Tribuna presso lo Stadio “Cino e Lillo del Duca” (segue)
ilq

Quando il giornalismo diventa ClickBaiting

Quanto è sottile la linea che divide informazione e disinformazione?

Kevin Gjergji