Ascoli Piceno, gazebo in piazza contro la psoriasi
Ascoli Piceno | Il 29 Ottobre gazebo informativi in 18 piazze di Italia per porre sotto l’osservazione di istituzioni e società una malattia dal forte impatto socio-economico e psico-emotivo.
Piazza del Popolo archivio
Sabato 26 e domenica 27, in occasione della Giornata Mondiale della psoriasi, che si celebra il 29 ottobre, i rappresentanti regionali dell'Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.D.I.PSO.), insieme a dermatologi, volontari e alla Croce Rossa Italiana, distribuiranno materiale informativo e saranno a disposizione di coloro che vorranno avere informazioni sulla malattia, sulle cure, sui centri di riferimento regionali per la cura della psoriasi e dell'artrite psoriasica. Un modo anche per consentire alle persone affette da psoriasi di uscire allo scoperto, far sentire la propria voce e difendere i propri diritti, richiamando l'attenzione del pubblico e delle istituzioni su una patologia ancora troppo sottovalutata e discriminata e dalle forti implicazioni sociali, relazionali e psico-emotive.
Il gazebo: in Piazza del Popolo (lato ovest - Zona sottostante Palazzo de Capitani).
"La Giornata Mondiale della Psoriasi è il più grande evento divulgativo su questa malattia - dichiara la Dottoressa Mara Maccarone, Presidente dell'Associazione per la Difesa degli Psoriasici (A.D.I.PSO.) - ed ha come obiettivo l'abbattimento del muro della discriminazione e della stigmatizzazione sociale, che ancora colpisce le persone che ne sono affette. Consentire al malato di fare sentire la propria voce, di conoscere le opportunità terapeutiche e i centri di riferimento presenti sul territorio nei quali ricevere una corretta e tempestiva diagnosi, significa offrirgli la possibilità di poter controllare meglio l'evoluzione della malattia, garantirgli una risposta efficace alle terapie e l'opportunità di continuare a condurre una vita normale. Oggi queste cure esistono, rappresentate da terapie standard (con ciclosporina e metotrexate o da farmaci biologici), ma il problema ancora irrisolto è la disomogeneizzazione nel poterle ricevere equamente e adeguatamente su tutto il territorio. Da qui la nostra richiesta di una maggiore attenzione da parte delle istituzioni affinché, ogni paziente e specie quelli più a rischio, non debbano andare incontro alle più drammatiche evoluzioni della malattia, quali ansia, stati depressivi o l'artrite psoriasica, cambiando la storia dell'evoluzione della malattia".
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24/10/2013
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