Gaspari settimanali
San Benedetto del Tronto | Il bilancio bloccato e altre grane di un normale week end di amministrazione.
di Martina Oddi
Giovanni Gaspari
Dalla crisi si esce solo con la progettualità. È questo il messaggio del Presidente Spacca ai lavoratori che portano il loro disagio in un momento in cui il lavoro lo perdono tutti. Risorse importanti arriveranno. Sicuro presto ci sarà a disposizione dai fondi comunitari un miiardo di euro, che andrà a supplire con i POR alla pianificazione agricola e turistica e al mancato finanziamento del Fondo unico di Solidarietà oramai prosciugato perché "la crisi va a lacerare la tenuta sociale del territorio.
Se i soldi non ci sono, il comune di San Benedetto conta un ammanco di una cifra compresa tra i 900.000 e i 1.500.000 €, che troverà implementando il gettito fiscale o tagliando sui contratti, i servizi o i mutui. "Ci fanno fare gli esattori mentre annunciano che riducono le tasse", sentenzia Gaspari.
La preoccupazione che tormenta di più il sindaco è quella relativa alla seconda rata dell'IMU sulla prima casa, il cui eventuale rimborso da parte del Governo - ad oggi ancora lontano perché le risorse non ci sono - cambierebbe le carte in tavola e di fatto blocca l'approvazione finale del Bilancio. "Siamo di fronte a una vera stagnazione, nel Piceno e così in tutta la Regione, e se ne esce con i progetti, non solo con le idee".
Ma allora, in un momento di crisi come questo - gli fanno notare i più saggi - non sarebbe meglio uno stile sobrio e contenere i festeggiamenti? "Non voglio di certo che questo sia un Natale triste" si preoccupa il sindaco, "faremo di tutto per evitarlo". E così bisogna tirarsi su, ma il primo cittadino rischia una tirata di orecchie per quegli otto tomi pregiati costati 10.000€ sottratti al fondo della solidarietà, in un frangente in cui le famiglie non riescono a comprare il pane.
Niente di strano, "un acquisto pianificato negli ultimi tre anni e sempre rimandato, finalmente affrontato oggi. E a chi critica dico che non voglio una città grigia e morta, e che i tomi valgono il doppio di quanto li abbiamo pagati" si trincera Gaspari.
Sulla nomine in seno al consiglio di amministrazione della Start, il sindaco punta il dito "spero che non si dia seguito alla linea dell'ultimo trimestre, in cui tutte le cariche sono state accentrate nella Provincia e nel comune di Ascoli. Mi auguro che le nomine vengano fatte tra i dipendenti, sia per i direttori che per i membri".
E tornando ai tomi della discordia "abbiamo una dignità istituzionale" riferendosi ai preziosi doni per gli ospiti degli incontri ufficiali . Del resto quei soldi provengono dalla decurtazione dell'indennità del sindaco e degli assessori, e "rappresentano una spesa una tantum". E poi si dice che non si investe in cultura. Viva le feste, invece, e come dice l'adagio popolare "chi vuol Dio che se lo preghi".
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23/11/2013
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