Macroregione Adriatico Ionica, il punto del presidente Spacca in Consiglio regionale
Ancona | Memoria degli step che hanno portato allo sviluppo attuale e prospettive per il futuro.
"La strategia macroregionale adriatico ionica riguarda un pezzo della storia del nostro Paese e della nostra regione. Una storia che ci vede protagonisti come comunità prima ancora che come istituzioni". Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, questa mattina durante il suo intervento in Consiglio regionale sulla Macroregione adriatico ionica. "L'Adriatico - ha detto - è il mare su cui si è formata la storia della nostra comunità. Esso ha separato l'est dall'ovest quando è divenuto una sorta di prolungamento del muro di Berlino. Con la caduta del muro, l'Adriatico si è nuovamente aperto, trasformandosi da linea di frontiera in comunità". Ed è stata proprio la comunità, ha sottolineato Spacca, la prima a mettersi in moto per far sì che l'Adriatico tornasse ad essere un mare di pace e di relazioni tra le due sponde.
"E' nato un network animato da cinque motori - ha aggiunto - Il Forum delle Città dell'Adriatico, il Forum delle Camere di Commercio, Uniadrion che riunisce le Università dell'area, l'Euroregione adriatica composta dalle Regioni/Contee e, forse il più forte, il Segretariato dell'Iniziativa adriatico ionica costituito nel 2008 dagli Stati".
Particolarmente importante il ruolo svolto in Europa dalle Regioni che, sotto la spinta e con il coinvolgimento dei cinque "motori", hanno avanzato alla Ue il progetto di costruzione della stratega macroregionale adriatico ionica, la terza dopo quelle del Baltico e del Danubio. Inizialmente vista con perplessità dall'Europa, per l'eterogeneità dei Paesi coinvolti, ora la strategia della Macroregione adriatico ionica è sostenuta con forza dalla Ue, in virtù del suo insistere sul fianco più debole del continente, quello sud est. Il terreno, quindi, si è fatto fertile per la nascita della Macroregione.
Spacca ha ricordato alcune delle tappe fondamentali che hanno segnato il percorso verso la formalizzazione della Macroregione. Tra le altre, quella di maggio 2011 quando a Bruxelles gli otto Paesi interessati hanno ribadito la priorità dell'obiettivo, quella dell'ottobre dello stesso anno quando le Regioni d'Europa hanno approvato all'unanimità il parere per la richiesta formale alla Commissione europea di avviare il percorso per il riconoscimento della Macroregione, quella del dicembre 2012 quando il Consiglio europeo ha affidato il mandato alla Commissione per l'avvio della strategia.
"Ora - ha concluso - siamo nella fase operativa che ci vede tutti impegnati nella costruzione del Piano d'azione con i progetti che daranno il via alla strategia e alla definitiva autorizzazione da parte della Ue nel 2014, quando l'Italia avrà la presidenza di turno dell'Unione. Recentemente ad Ancona si è svolta la consultazione delle Regioni coinvolte per la costruzione del Piano che si muove su quattro assi: blue economy; interconnessioni e infrastrutture; qualità ambientale, ecosistemi e cambiamenti climatici; attrattività. Tra i progetti proposti in questa occasione dalla Regione Marche, la costruzione di una cloud adriatico ionica, l'avvio di una scuola di formazione amministrativa sul modello dell'Ena francese, le infrastrutture materiali con la necessità del prolungamento dei corridoi adriatici". Il Piano d'azione sarà presentato ad Atene il prossimo febbraio.
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26/11/2013
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