Nonostante le critiche alla società contemporanea e alla nostra classe politica ecco tradotta, in pratica, la peggiore e più furba mentalità di certa industria italiana (tutta la crisi discografica nasce dalle vostre scelte di bassa qualità!) di approfittare dell'idea regalo per le feste natalizie e vendere un prodotto di scarsissimo livello tecnico raffazzonato come il peggiore dei dischi pirata (una volta chiamati bootleg).

Con un magnifico repertorio di due autori che già si erano incontrati in un episodio di Fleurs, (su Fleurs2 Battiato aveva adattato la Frankenstein di Antony nel brano Del suo veloce volo) avremmo dovuto gridare al capolavoro e invece registriamo un pessimo esempio di assemblaggio (il Live all'Arena di Verona lascia spazio al live di Firenze e di Bologna, tanto perché le registrazioni principali non erano all'altezza) e di equalizzazione sonora.

Spesso le voci del pubblico estasiato da cotanta bellezza compositiva coprono e disturbano le voci dei cantanti e la magia di una serata, alla quale solo pochi eletti hanno partecipato, non traspare assolutamente dall'ascolto dell'intero lavoro. In questo tempo dove molti duetti sono stati registrati e incisi perfettamente pur essendo realizzati separatamente e solo al telefono, assistiamo alla proposizione di un lavoro di serie B (Alice viene presentata come Lice con la A iniziale smangiucchiata dalla disattenzione del tecnico) che un artista dovrebbe immediatamente disconoscere e rifiutare dalla propria discografia.

L'unico momento di forte intensità è l'omaggio a Claudio Rocchi, scomparso pochi giorni prima, che Battiato con Alice (ops Lice) ricordano con molto sentimento nella magica "La realtà non esiste". Da sottolineare anche la grazia e la leggerezza di molti passaggi orchestrali dell'ottima Orchestra Toscanini.
Voto 4/10